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Domenica, 28 Aprile 2024
Cibo / Cammarata

Formaggi creati con la tecnologia informatica: a Cammarata il primato per l’innovazione

Si tratta di una crescenza e di un formaggio italico, una specie di “brie” con crosta esterna leggermente ruvida e morbido all'interno

A Cammarata spetta il primato per l’innovazione nella prodizione casearia. Nella cooperativa agricola zootecnica “Tumarrano”, infatti, si producono dei formaggi grazie all’implementazione della tecnologia informatica che, in questo specifico caso, diventa un’arma vincente per tutte quelle aziende lattiero-casearie per mettere a punto prodotti con standard qualitativi sempre più elevati. Si tratta, in particolare, di una crescenza e di un formaggio italico, una specie di “brie” con crosta esterna leggermente ruvida e morbido all'interno.

Il progetto si chiama "Traiprol@c" ed è stato ideato e sviluppato da "Arancia-Ict Srl" con la cooperativa "Tumarrano" e la la società cooperativa "Il Caciocavallo" di Belmonte Mezzagno e l'Università di Palermo. E’ stato finanziato dalla Regione con 1.527.886 di euro di risorse Po Fesr 2014-2020, nell'ambito del sostegno all'avanzamento tecnologico delle imprese, su un costo totale di 1,8 milioni. Un sistema di certificazione e autenticazione avanzato, basato su sensori per il monitoraggio in tempo reale di alcuni parametri del latte, attraverso web e mobile app, vengono monitorati i flussi informativi di diversa provenienza per poi essere elaborati offrendo anche al consumatore varie informazioni, dalle etichette ai portali per la vendita online. 

"E’ presente un sistema di controllo costante dei parametri del latte - svela Giuseppe Ammavuta, dirigente dell'assessorato alle attività produttive - ed in questo specifico caso il progetto ‘Traiprol@c’ si colloca nell'ambito della specializzazione intelligente dell'agroalimentare". 

Prima di arrivare all'applicazione nelle aziende, sono stati condotti test nei laboratori dell'università. “Abbiamo guardato alle esigenze del settore spiega Maria Teresa Sardina, responsabile scientifico - con l'idea di proporre prodotti sempre nuovi nel rispetto della tradizione e della tipicità siciliane".

Le due aziende partner hanno seguito gli schemi di caseificazione messi a punto dai microbiologi di Unipa ottenendo apprezzamenti da coloro che hanno provato i formaggi.

“Produciamo da anni prodotti caseari - dice Antonino Santangelo dell'azienda 'il Caciocavallo' - ma grazie a ‘Traiprol@c’ abbiamo creato una crescenza con latte di pecora, che è una novità, perché sul mercato di solito si trovano crescenze di latte vaccino. E poi un italico pure di ovino. Prodotti innovativi e di nicchia, fatti con latte siciliano che hanno bisogno di una produzione da pascolo per una migliore qualità e che riavremo in produzione da metà novembre in avanti. Sono molto piaciuti a ristoranti con menù 'nouvelle cuisine' e pizzerie che propongono pizze gourmet".

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