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Sabato, 27 Aprile 2024
L’anniversario

Trent’anni dalla morte di Pasquale Di Lorenzo, il sovrintendente di polizia penitenziaria ucciso dalla mafia ricordato dal Codacons

Il responsabile regionale dell’associazione che tutela i consumatori Giuseppe Di Rosa: ”Non era solo il mio diretto superiore, per me era e rimarrà per sempre il mio eroe”

Era il 14 ottobre del 1992 quando, a Porto Empedocle, venne ucciso Pasquale Di Lorenzo, sovrintendente di polizia penitenziaria originario di Spicciano di Galluccio in provincia di Caserta. Sono passati 30 anni ed oggi il Codacons, con il suo responsabile regionale Giuseppe Di Rosa, ha voluto ricordare quest’uomo coraggioso al quale è stato intitolato il carcere di contrada Petrusa.

In servizio alla casa circondariale di Agrigento, il sovrintendente Pasquale Di Lorenzo, comandante di reparto reggente, era considerato “persona dotata di forte carattere, non incline a compromessi” e consapevole del ruolo delicato che svolgeva in un istituto penitenziario con una forte presenza di detenuti per reati di mafia. La sera del 13 ottobre 1992 Pasquale Di Lorenzo si trovava in contrada Durruelli a Porto Empedocle, in una proprietà dove si dedicava all’addestramento di cani. Verso le 23 uscì dall’abitato, chiuse il cancello e si avviò verso la macchina. A quel punto partirono due colpi dal fucile a canne lunghe esplosi da un killer appostato nei pressi del canile. Pasquale Di Lorenzo cadde a terra e un secondo killer lo finì con altri quattro colpi di pistola. L’omicidio maturò nell’ambito di una strategia terroristica portata avanti dagli appartenenti a “Cosa nostra” nei confronti di operatori della polizia penitenziaria, a seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto “41 bis”, il carcere duro per i mafiosi. Di Lorenzo fu scelto come obiettivo simbolo della vendetta mafiosa, che prevedeva l’uccisione di un poliziotto penitenziario per ogni carcere della Sicilia. Fortunatamente questo progetto criminale fu abbandonato da “Cosa nostra” perché il piano avrebbe avuto come conseguenza una reazione troppo forte da parte delle forze dell’ordine. 

Il movente venne svelato dal collaboratore di giustizia Alfonso Falzone che si proclamò colpevole dell’omicidio al processo del 1999 presso la Corte d’Assise di Agrigento rivelando i nomi dei mandanti. Il 16 giugno 2003 Pasquale Di Lorenzo è stato insignito con la medaglia d’oro al merito civile alla Memoria.

“Pasquale Di Lorenzo non era solo il mio diretto superiore - ha detto Giuseppe Di Rosa del Codacons - ma per me era e rimarrà per sempre il mio eroe”.

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