rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Educazione culturale

Fatta rimuovere la targhetta d'intitolazione ad una famiglia Stiddrara sul basamento della Madonna: Questura ripristina le regole

A due mesi dall'insediamento, il questore Emanuele Ricifari richiama tutti: "Aiutateci a guastare i simboli dell'illegalità e a imporre quelli della legalità. La battaglia la possiamo vincere se cominciamo da casa nostra, dal nostro quartiere e città, con comportamento legittimi e sicuri"

Il ripristino delle regole. "Non l'affermazione di una rivoluzione culturale, ma il ripristino delle regole che la nostra cultura si è già data". E' su questo che il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, nei primi due mesi dall'insediamento, ha concentrato attenzione e sforzi della Questura. 

“Non solo emergenza sbarchi, qui c’è uno storico retaggio mafioso che ha cambiato pelle”: Ricifari s’insedia e analizza il territorio

Questura, Emanuele Ricifari si presenta alla città: ”Metterò competenza, passione e onestà al servizio di tutti”

"Ripristino delle regole partendo, per esempio, dalle regole di umanità a Lampedusa, sia nell'accoglienza che nella pretesa, da parte di chi viene accolto, che rispetti le nostre regole. Ma anche le regole che riguardano la vita sociale, prime fra tutte quelle per esempio delle bellissime tradizioni, sagre e feste che caratterizzano questo territorio, ma che devono essere fatte nel rispetto delle prescrizioni - ha spiegato Ricifari - . Non si è potuto svolgere, questo fine settimana, a causa delle avverse condizioni meteo, il Carnevale di Sciacca. Anche in questo caso, l'avere richiesto, insistito, preteso, convinto le amministrazioni e gli organizzatori che il rispetto delle regole è garanzia prima di tutto della sicurezza dei cittadini, non è stato banale. Come non è stato banale osservare che in un paese (Palma di Montechiaro ndr.) dove, alcune settimane fa, per una manifestazione abbiamo avuto un confronto vibrante con l'amministrazione che ha compreso quali fossero le nostre ragioni e le ha accolte, c'era una targhetta d'intitolazione ad una nota famiglia di Stiddrari che era il basamento sul quale veniva portata la nostra Madonna. Non l'ho tollerato - è stato chiaro il questore Ricifari - e abbiamo imposto che quella base venisse sostituita e ringrazio gli organizzatori che l'hanno fatta sparire. Queste sono affermazioni di legalità. Aiutateci - ha lanciato un appello l'autorità provinciale di pubblica sicurezza - a guastare i simboli dell'illegalità e a imporre i simboli di legalità. E' stata una cosa che ci ha turbato moltissimo e che ci ha stranizzato che non abbia turbato tutti gli altri".  

“Parco Livatino”: la polizia avvia una raccolta fondi per contribuire alla realizzazione del luogo della memoria

"Condurre cavalli che vengono da Corleone o da Mazzarino, da Siracusa o da Catania, pretendendo di farlo senza regole e con in sella un 416 bis conclamato, non è accettabile. E non lo devono accettare né le amministrazioni, né gli organizzatori - ha ribadito il questore Ricifari - . Non deve intervenire, in futuro, spero, la polizia, lo Stato per evitare una cosa che non ha bisogno nemmeno di una regola per affermarlo, è semplicemente l'educazione e il rispetto per la religione, per i caduti, per Rosario Livatino".

"Cavalieri con rilevanti precedenti penali e percorso non sicuro": questore vieta la sfilata di cavalli per la processione Madonna del Castello

"No" alla sfilata dei cavalli a Palma di Montechiaro, la Questura ha provato a salvare le tradizioni .. ma le certificazioni non sono arrivate

Madonna del Castello e sfilata dei cavalli vietata, infuria la polemica sui social: è un "tutti contro tutti" a Palma di Montechiaro

Processione della Madonna del Castello, la Questura: "Rispettate le prescrizioni, grazie alla cittadinanza"  

Il questore Ricifari ha ricordato gli interventi a Casteltermini, in occasione della giornata della legalità, del procuratore capo di Marsala, Fernando Asaro, e del procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido. "Tutti assieme abbiamo osservato che la mafia, in questo momento, è più debole, le organizzazioni sono sfibrate al loro interno e sfilacciate nei loro rapporti. Molti dei massimi esponenti o non sono più nelle condizioni per ragioni di salute, d'età o perché al 41bis. Non stiamo dicendo che la mafia non esiste - ha chiarito il questore di Agrigento -, continuerà a esistere finché nelle nostre coscienze continuerò ad esistere un sentimento che va lontano dalla legalità e che pensa al proprio tornaconto e al proprio interesse familistico".

"Qualcuno l'altro giorno diceva: 'la mafia è l'immondizia lasciata in mezzo la strada'. E' vero, anche quello crea 'brodo di cultura', perché l'ammettere che le regole possano non essere rispettate crea le condizioni perché attecchisca il fenomeno mafioso - ha sottolineato Ricifari - . Ora, la battaglia la possiamo vincere, ma non la vinciamo andando a cercare nei consigli d'amministrazione o in Parlamento dove, pure, ci sono soggetti, ma la vinciamo in casa nostra, dentro il nostro condominio, la vinciamo nella nostra piazza, nel nostro quartiere e città, con comportamento legittimi, legali e sicuri". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fatta rimuovere la targhetta d'intitolazione ad una famiglia Stiddrara sul basamento della Madonna: Questura ripristina le regole

AgrigentoNotizie è in caricamento