Ex Province, l'appello della Uil Agrigento: "Serve una vera controriforma"
L'allarme lanciato da Gero Acquisto e Fabrizio Danile: "Una catastrofe che ha piegato l’intera istituzione”
“Sulle ex province un disastro continuo, più che una riforma una catastrofe che ha piegato l’intera istituzione”. È l'allarme lanciato dalla Uil di Agrigento che, con Gero Acquisto e Fabrizio Danile, interviene sullo stato delle ex province siciliane.
“Non possiamo non sottolineare che questo governo Crocetta, tra i tanti errori commessi, con le sue finte rivoluzioni e le sue riforme di cartone sulle ex province, ha dato il peggio di sé - hanno dichiarato i sindacalisti in una nota - . Da quasi cinque anni questa pseudo riforma ha dato solo il colpo di grazia al ruolo e ai servizi a cui erano demandati questi organi, si è di fatto lasciato un ente intermedio che in Sicilia aveva un ruolo di cerniera tra i vari territori in un abbandono senza precedenti".
"Si è solo dato attuazione momentaneamente alla cancellazione dell’organo politico con la sostituzione di esso con la nomina di commissari, - proseguono Acquisto e Danile - generando una continua instabilità nella gestione amministrativo e politica dei Liberi Consorzi. La cosa più drammatica è che i servizi non sono più garantiti, perché il budget si è ridotto o addirittura non ci sono fondi per garantire i servizi minimi: parliamo di manutenzione delle strade provinciali, delle scuole secondarie e dell’assistenza ai portatori di handicap. Con la riduzione dei trasferimenti dei fondi finanziari da parte dello Stato si è dato l’ulteriore colpo di grazia al funzionamento e alla sicurezza pure del personale. Adesso, una volta per tutte, il Parlamento regionale (prima che si chiuda questa infausta legislatura) trovi rimedio per fare una controriforma vera per dare senso e ruolo alle ex province, da un lustro in uno stato comatoso senza precedenti. Urge una legge chiara, che dia contenuti e servizi al territorio, anche perché sulla materia il Parlamento siciliano ha potestà legislativa come prevede lo Statuto Siciliano".