Giovanni Panepinto: "Pd come punto di raccolta delle aree del Terzo polo"
Non solo il Pd, anche il terzo polo deve fare chiarezza al suo interno, dal governo regionale a...
"Il problema reale è capire cosa vuole fare il Pd". Ad affermarlo è Giovanni Panepinto, deputato all'Ars e sindaco di Bivona. Confusione all'interno del Partito democratico in vista nelle prossime elezioni. Non solo il Pd, anche il Terzo polo deve fare chiarezza al suo interno, dal governo regionale a quello comunale. Al convegno dedicato alla manovra economica e alla "ricostruzione" auspicata dal partito di Bersani, era presente il gruppo dirigente del Pd di Agrigento, con tutti i suoi maggiori esponenti. Inevitabile fare il punto della situazione politica, in un breve incontro prima del convegno, che non ha portato a definite conclusioni, ma che prossimamente lo vedrà impegnato in una conferenza programmatica sulla quale ha insistito il segretario provinciale Messana.
L'unità del Pd siciliano e agrigentino presenta dei tratti molto evanescenti. Stamattina la lettera di dimissioni di Piero Luparello, coordinatore cittadino, la dice lunga. Basta poi considerare le dichiarazioni di Emilio Messana che fino a pochi giorni fa confermava quanto affermato da Roberto Di Mauro, cioè la costruzione di un dialogo con Mpa, Fli e Grande sud e una chiacchierata con Giovanni Panepinto, dalla quale è emerso invece che è ancora tutto da vedere. Il sindaco di Bivona ha espresso l'esigenza di una coerenza, dal punto di vista delle alleanze, che parta dal governo regionale e rispecchi la stessa linea alla Provincia e al Comune.
"In questa vicenda il punto è che Pd, Mpa e Terzo polo devono essere in grado di capire se l'alleanza può funzionare", afferma subito. In un clima politico che vede il Terzo polo spaccato, soprattutto ad Agrigento, Panepinto è dirompente nelle considerazioni. "Il Pd - afferma - può svolgere un ruolo fondamentale e provare a essere punto di raccolta di tutte le aree che sostenzialmente sostengono il governo Lombardo, compreso l'Udc che è uscito da poco". Una forza di centrosinistra che si sposta completamente all'interno di un terzo polo quindi, cercando di metterne insieme le componenti e facendo perno sul Movimento per l'autonomia, "portando avanti un ragionamento con l'Udc e l'Api", dice Panepinto. Mentre ad Agrigento Udc e Api, attualmente, appoggiano la ricandidatura di Zambuto.
"Sarà una bella partita, faticosa" concludiamo per il momento usando le parole del sindaco di Bivona, in attesa di nuovi risvolti.
L'unità del Pd siciliano e agrigentino presenta dei tratti molto evanescenti. Stamattina la lettera di dimissioni di Piero Luparello, coordinatore cittadino, la dice lunga. Basta poi considerare le dichiarazioni di Emilio Messana che fino a pochi giorni fa confermava quanto affermato da Roberto Di Mauro, cioè la costruzione di un dialogo con Mpa, Fli e Grande sud e una chiacchierata con Giovanni Panepinto, dalla quale è emerso invece che è ancora tutto da vedere. Il sindaco di Bivona ha espresso l'esigenza di una coerenza, dal punto di vista delle alleanze, che parta dal governo regionale e rispecchi la stessa linea alla Provincia e al Comune.
"In questa vicenda il punto è che Pd, Mpa e Terzo polo devono essere in grado di capire se l'alleanza può funzionare", afferma subito. In un clima politico che vede il Terzo polo spaccato, soprattutto ad Agrigento, Panepinto è dirompente nelle considerazioni. "Il Pd - afferma - può svolgere un ruolo fondamentale e provare a essere punto di raccolta di tutte le aree che sostenzialmente sostengono il governo Lombardo, compreso l'Udc che è uscito da poco". Una forza di centrosinistra che si sposta completamente all'interno di un terzo polo quindi, cercando di metterne insieme le componenti e facendo perno sul Movimento per l'autonomia, "portando avanti un ragionamento con l'Udc e l'Api", dice Panepinto. Mentre ad Agrigento Udc e Api, attualmente, appoggiano la ricandidatura di Zambuto.
"Sarà una bella partita, faticosa" concludiamo per il momento usando le parole del sindaco di Bivona, in attesa di nuovi risvolti.