Amministrative, Arnone irrompe sulla campagna elettorale a Raffadali

La campagna elettorale non è ancora iniziata; a parte quella di Giacomo Di Benedetto, non si conoscono ancora le candidature ufficiali alla poltrona di sindaco, ma la polemica politica già si infiamma. Come promesso, l'avvocato Giuseppe Arnone, cugino dell'onorevole Giacomo Di Benedetto, ha fatto tappezzare il paese con dei manifesti in cui avrebbe accusato il cugino di essere la pecora nera della famiglia e di averne tradito la tradizione di uomini di sinistra.

Nello stesso documento, a parte altre accuse piuttosto pesanti, Arnone, che si firma la "Pecora Rossa", avrebbe promesso che, se non sarà ritirata la candidatura di Di Benedetto, provvederà lui stesso a cercare un altro candidato di sinistra, assieme ai raffadalesi perbene. Ed inoltre è pronto, qualora non sia ritirata la candidatura, a far arrivare in tutte le case dei raffadalesi, un documento con il quale prova le accuse lanciate.

L'onorevole Di Benedetto ha già diffuso una nota con la quale respinge tutte le accuse a lui mosse e riafferma di lavorare onestamente per il bene dei suoi concittadini. Il manifesto di Arnone, sul quale compaiono le foto dei due contendenti, di un loro avo e del senatore Di Benedetto, ha suscitato molto scalpore a Raffadali, anche se non tutti sono riusciti a leggerlo "de visu", in quanto è stato fatto "sparire" nella stessa nottata in cui è stato affisso.

Si attende ora la prossima mossa di Arnone per capire se veramente darà seguito alle sue "promesse" e se ha seriamente intenzione di mettere in campo un altro candidato di sinistra a Raffadali. Di certo, a giudicare da questa vigilia, non sarà una campagna elettorale noiosa e monotona, ma forse non tutti gradiranno.