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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Tari 2016, "valanga" di avvisi-sollecito in arrivo: 12 mila i destinatari

Il Comune, per fare notificare gli atti, ha impegnato la somma complessiva di 39 mila euro. Soldi in favore delle Poste che serviranno per la spedizione attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno

Sono in corso di notifica 12 mila avvisi di solleciti Tari 2016. Avvisi per omessa e infedele dichiarazione. Il Comune di Agrigento, per tariffa notificare gli atti, ha impegnato la somma complessiva di 39 mila euro. Soldi in favore delle Poste che serviranno, appunto, per la spedizione attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno.

Ancora una volta, con i necessari passaggi formali, palazzo dei Giganti prova a recuperare l'evasione tributaria. Alla fine dello scorso anno, l'ente mirava infatti a recuperare quasi 6 milioni di euro di Tari – per gli anni 2015, 2016 e 2017 – non incassata. Quasi 13 milioni di euro di Imu, sempre per anni 2015, 2016 e 2017 ed oltre 3 milioni per la Tasi degli anni 2015 e 2016. 

Tari, Imu e Tasi: è raffica di avvisi per provare a recuperare 22milioni 

Per quanto riguarda la Tari, il Municipio aveva inviato 232 avvisi per omessa denuncia per l'anno 2015, pari a 143.100 euro; 240 avvisi, sempre per il 2015, per infedele denuncia pari a 46.100 euro. Per il 2016, per omessa denuncia, sono stati spediti 3.703 avvisi per 2.350.270 euro e 3.641 avvisi per infedele denuncia per 508.500 euro. Per il 2017, invece, per omessa denuncia sono partiti 3.463 avvisi per 2.447.500 e 3.534 per infedele denuncia pari a 487.200 euro.

Questo è stato un anno ancora più complicato degli altri, per effetto della crisi finanziaria ricevuta dalla pandemia da Coronavirus e dal lockdown. Ci sono stati e ci sono ancora – appare quasi scontato – che tantissimi agrigentini non sanno davvero come riuscire ad arrangiarsi per onorare quei tributi non pagati. Il Municipio di piazza Pirandello non ha però nessuna altra se non quella di reclamare – dopo l'invio delle classiche bollette – quello che gli spetta. In queste settimane, dunque, le cassette della posta degli agrigentini verranno prese letteralmente "d'assalto" da lettere provenienti dal Comune. Ad essere richiesta ai contribuenti (morosi volontari, morosi di necessità, o anche semplicemente per errori burocratici commessi in buona fede o peggio, vittime di errori da parte del Comune) è la Tari per l'anno 2016. 

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