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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Tari, Imu e Tasi: è raffica di avvisi per provare a recuperare 22milioni

Nel corso dell’anno appena concluso, il Comune – cercando di combattere l’evasione tributaria – ha inviato provvedimenti di accertamento per omessa e infedele dichiarazione

Quasi 6 milioni di euro di Tari – per gli anni 2015, 2016 e 2017 – non incassata. Quasi 13 milioni di euro di Imu, sempre per anni 2015, 2016 e 2017 ed oltre 3 milioni per la Tasi degli anni 2015 e 2016. Nel corso dell’anno appena concluso, il Comune di Agrigento – cercando di recuperare l’evasione tributaria – ha inviato avvisi di accertamento a raffica. Avvisi per omessa e infedele dichiarazione. Nelle ultime ore, in fase di redazione del bilancio di previsione, sono state, di fatto, tirate le somme. Inevitabile l’interrogativo: ma chi paga i tributi ad Agrigento? Certamente, numeri alla mano, in pochi, troppo pochi.

Per quanto riguarda la Tari, il Municipio ha inviato 232 avvisi per omessa denuncia per l’anno 2015, pari a 143.100 euro; 240 avvisi, sempre per il 2015, per infedele denuncia pari a 46.100 euro. Per il 2016, per omessa denuncia, sono stati spediti 3.703 avvisi per 2.350.270 euro e 3.641 avvisi per infedele denuncia per 508.500 euro. Per il 2017, invece, per omessa denuncia sono partiti 3.463 avvisi per 2.447.500 e 3.534 per infedele denuncia pari a 487.200 euro. Venendo all’Imu, per il 2015, sono partiti 2.306 avvisi per fabbricati per 1.446.200 euro; per il 2016, 10.484 avvisi sempre per fabbricati per 7.310.900 euro. Sono stati invece 5.499 gli avvisi Imu 2017 per fabbricati, pari a 4.083.633 euro. Per quanto concerne la Tasi invece sono 2.091 gli avvisi per l’anno 2015, pari a 507.700 euro e ben 10.399 quelli per l’anno 2016, per un totale di 2.674 euro. Tutte queste somme sono state considerate – dai funzionari di palazzo dei Giganti – crediti esigibili e dunque i totali finiranno nelle previsioni delle entrate. Si tratta di casi, del resto, previsti dalla norma: omissione o infedeltà della dichiarazione, o omissione, tardività o insufficienza del versamento che comportano, appunto, la notifica dei cosiddetti avvisi di accertamento. 

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