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Cronaca Monserrato

Crollo del costone di via Favignana, si valutano interventi per l'incolumità pubblica

E'stato dato incarico alla polizia municipale di verificare la proprietà delle aree per quegli interventi di messa in sicurezza che eventualmente graverebbero sui privati e l'area sarà inserita nel sistema Rendis

Un vertice per discutere degli eventi franosi che interessano la via Favignana, a Monserrato, si è tenuto oggi: nel corso dell'incontro cui erano presenti lo Iacp, la Protezione civile comunale, il sindaco Lillo Firetto e il dirigente dell'ufficio Tecnico, assieme a un rappresentante del Genio civile (in sostituzione dell'ingegnere Alongi assente come assente era l'Assessorato regionale per il Territorio e ambiente), si sono passati in rassegna gli episodi di "scivolamento" avvenuti negli anni passati, e in special modo nel 2010.

"Il nostro ufficio Tecnico ha chiesto al Genio civile, nel limite della disponibilità di spesa, di valutare un intervento a salvaguardia dell'incolumità pubblica da effetturasi in maniera rapida, anche sulla parete sovrastante il costone. Ma il Genio civile non ritiene in questa fase sia impellente effettuarne - ha spiegato il sindaco -. Faremo degli esami ed è stato dato incarico nei giorni scorsi alla polizia municipale di verificare la proprietà delle aree per quegli interventi di messa in sicurezza che eventualmente graverebbero sui privati. Al contempo, abbiamo dato disposizione di inserire nel sistema Rendis (il Repertorio nazionale per la difesa del suolo, che accoglie gli interventi che si ritengono meritevoli di realizzazione in ambito di dissesto idrogeologico, ndr) la situazione del costone", ha concluso Firetto.

Proprio per gli episodi franosi verificatisi anche in danno della strada e non solo del costone, a seguito di un sopralluogo dei tecnici del Genio civile, del comando provinciale dei vigili del fuoco, della polizia locale e dei responsabili dell'ufficio tecnico di palazzo dei Giganti,  il sindaco Lillo Firetto aveva, con un'apposita ordinanza, chiuso il tratto finale della via Favignana.

In quell'occasione era presente anche il consigliere comunale Marco Vullo che da anni, ormai, lancia sistematicamente allarmi ed appelli per sensibilizzare le istituzioni competenti. "Dobbiamo adesso comprendere - aveva detto il consigliere comunale - come la macchina si deve muovere. A distanza di cinque anni dal primo grido d'aiuto, siamo adesso consapevoli che servono molti più fondi di quanto inizialmente preventivato per consolidare il costone. Si è constato anche - ha aggiunto Vullo - che c'è una grossa perdita d'acqua nella parte centrale del costone. Serve accertare di chi è la responsabilità e la competenza".

Il crollo di rocce e porzioni di terreno, finite in strada, vicino al complesso di palazzine, aveva fatto scattare l'allarme fra i residenti. A determinare gli ultimi cedimenti quasi certamente erano state le abbondanti piogge dei giorni precedenti.  

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