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Venerdì, 26 Aprile 2024
Microcriminalità / Licata

Ragazzino di 11 anni lascia il cellulare incustodito in spiaggia: rubato da una mano lesta

A presentarsi al commissariato di polizia, per formalizzare una denuncia di furto a carico di ignoti, è stato il padre: un cinquantaquattrenne

Bambino di 11 anni lascia incustodito, su una delle spiagge di Licata, il telefono cellulare e si allontana verso il bagnasciuga. Qualcuno, senza essere notato, si impossessa del telefonino e quando il ragazzino torna sui suoi passi si accorge subito che il cellulare era scomparso. Rubato. Subito i genitori hanno provato a contattare il numero, ma è risultato essere staccato.

A presentarsi al commissariato di polizia di Canicattì, per formalizzare una denuncia di furto a carico di ignoti, è stato il padre del ragazzino: un cinquantaquattrenne. Il bambino era infatti andato al mare con tutta la sua famiglia. La Sim card è stata, naturalmente, bloccata. Ma adesso spetterà ai poliziotti provare – attraverso i vari codici – riuscire a tracciare il cellulare. Da Canicattì, il fascicolo è stato naturalmente trasmesso ai colleghi del commissariato di Licata. Spetterà proprio a loro, per competenza territoriale, provare a ritrovare lo smartphone. Non sarà semplicissimo, ma neanche impossibile. I telefoni cellulari d’ultima generazione riescono infatti ad essere tracciati. La polizia richiama tutti, su qualunque spiaggia della provincia o nei parcheggi attigui agli arenili, a prestare la massima attenzione. Perché, in questo periodo dell’anno, inevitabilmente, la microcriminalità colpisce anche – soprattutto – i luoghi maggiormente affollati. 

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