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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Stabilizzazione dei precari dell'Asp, Cgil all'attacco: "Scelte incomprensibili"

Il sindacato contesta l’applicazione delle procedure utilizzate dalla gestione commissariale dell’Asp 1 rispetto alla vertenza che riguarda il destino occupazionale dei lavoratori

"Scelte incomprensibili" sulla stabilizzazione dei precari dell'Asp. Lo denuncia la Funzione Pubblica Cgil di Agrigento, che contesta l’applicazione delle procedure utilizzate dalla gestione commissariale dell’Asp 1 rispetto alla vertenza che riguarda il destino occupazionale dei precari.

Il sindacato parla di "gravi anomalie nei metodi e nella forma, i cui effetti vanno a penalizzare alcuni profili professionali. Il commissario Venuti, che nella fase finale dell’iter si è sottratto incomprensibilmente al confronto – spiegano Alfonso Buscemi, della segreteria regionale, e il segretario provinciale, Enzo Iacono – ha operato scelte che certamente non ci trovano d’accordo. A partire dalla decisione di declassare ad un profilo inferiore ben 60 posti, il cui ruolo di provenienza è quello amministrativo, cioè appartenente alla categoria C.  In particolare sono stati previsti  28 posti di Operatore Tecnico e 32 di Coaudiatori.  Un meccanismo che finisce in modo evidente per danneggiare quanti, nel corso degli anni, hanno svolto una mansione superiore. E questo anche in chiara violazione allo spirito della legge Madia che espressamente recita 'superamento del precariato e valorizzazione delle esperienze lavorative'".

"In secondo luogo – sottolineano Buscemi e Iacono – non comprendiamo  la volontà del commissario di procedere allo scorrimento di graduatorie esistenti per la categoria B prima di esperire le procedure di stabilizzazione per la categoria C negando, quindi, l’opportunità ad ogni singolo dipendente di poter scegliere quanto a lui più congeniale rispetto alla propria collocazione. Tutto questo non fa altro che produrre  confusione, preoccupazione e smarrimento.  Manifestiamo dunque  tutta la nostra delusione per la conduzione di questa vertenza da parte di Venuti, segnata da inadempienze e mancanza di trasparenza, annunciando sin d’ora, in caso di ulteriore chiusura al confronto,  legittime e democratiche forme di protesta. Invitiamo il commissario a revocare  la delibera di assunzione per mobilità  del comparto ,che priva di un diritto i lavoratori precari e  tutto il personale di ruolo che, dopo dieci anni, di blocco delle progressioni di carriera legittimamente aspetta di poter concorrere alle stabilizzazioni ed alle verticalizzazioni, mentre alla  Prefettura di Agrigento – concludono Buscemi e Iacono - comunichiamo che, alla luce dei rilievi mossi, la conciliazione si chiude con esito negativo”.

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