Accorpamenti degli istituti scolastici, 5 Comuni montani sul piede di guerra: consiglio comunale congiunto a Cianciana

Monta la protesta delle comunità montane che si oppongono alla decisione di accorpare le scuole di San Biagio Platani, Alassandria della Rocca, Bivona e Santo Stefano Quisquina in un'unico istituto comprensivo con sede centrale a Casteltermini. Nello specifico, dal prossimo anno scolastico, gli istituti dei cinque comuni manterrebbero invariate le aule disponibili ma perderebbero le singole dirigenze scolastiche che verrebbero sostituite da un'unica direzione a Casteltermini. Il personale potrebbe dunque trovarsi nelle condizioni di venire impiegato in tutti i plessi del costituendo istituto comprensivo, sedi lavorative che non solo sono di stanti fra loro ma che non sono facilmente raggiungibili a causa di una viabilità disastrosa.

Per domani, mercoledì 15 novembre, i sindaci incontreranno l'assessore regionale dell'Istruzione Girolamo Turano per chiedere di rivedere il provvedimento. In serata poi, alle ore 19.30 nell'aula consiliare di Cianciana è stata convocata una seduta congiunta della pubblica assise e che vedrà presenti i cinque sindaci interessati, ovvero Giovanna Bubello di Alessandria della Rocca, Milko Cinà di Bivona, Francesco Martorana di Cianciana, Francesco Cacciatore di S.Stefano Quisquina e Salvatore Di Bennardo Sindaco di S.Biagio Platani. I primi cittadini, chiederanno ufficialmente la modifica del piano di ridimensionamento, proponendo ai competenti uffici scolastici, il mantenimento delle tre istituzioni scolastiche presenti, ovvero l'istituto comprensivo “Manzoni” per i comuni di Alessandria, Bivona e Cianciana. L'istituto “Panepinto” con i comuni di Santo Stefano Quisquina e San Biagio Platani e l'istituto “Pirandello” a Bivona. Inoltre i sindaci, qualora non sia possibile mantenere le due dirigenze scolastiche, sarebbero pronti anche a cedere una presidenza.

Sciopero generale, scontro governo-sindacati: chi si potrebbe fermare il 17 novembre