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La protesta

Primo maggio, i sindacati non "festeggiano": "Troppa precarietà, sarà un giorno di lotta"

Saranno presenti a Raffadali con un corteo e con un comizio alle 18 per intervenire sui temi del lavoro

"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro?. Oggi sembra che sia fondata sulla precarietà e sullo sfruttamento".

Inizia così una dura nota a firma di Cgil, Cisl e Uil, che annunciano, attraverso i segretari provinciali Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto, che non parteciperanno ad alcun festeggiamento a Raffadali il prossimo 1 maggio.

In occasione della festa dei Lavoratori, infatti, nella città del pistacchio è stato approntato un calendario di iniziative musicali e di intrattenimento che si concluderà con il concerto delle Vibrazioni.

Francesco Sarcina e Le Vibrazioni “innamorati” dell’Agrigentino: tornano in concerto per la festa del primo maggio 

"Sarà invece per noi un giorno di lotta in preparazione delle tre grandi manifestazioni che si svolgeranno giorno 6 maggio a Bologna il 13 a Milano ed il 20 a Napoli dove ci saranno presenti i lavoratori siciliani con una nutrita delegazione del sindacato confederale agrigentino. Per queste ragioni saremo in piazza a Raffadali con corteo alle 16 e un comizio sindacale alle 18".

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