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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Centro città / Via San Francesco d'Assisi

Misteriose scritte in tunisino, è in atto una nuova "contesa" della piazza di spaccio?

Le forze dell’ordine, dopo il sopralluogo mirato, hanno avviato l’attività investigativa per provare a fare chiarezza sull’anomalo episodio e per identificare l’autore o gli autori di quelle parole in arabo

Scritte in arabo tunisino – che parlerebbero di “vendetta” - sono comparse sui muri di piazza San Francesco e dintorni, nel centro storico della città dei Templi. La scoperta è stata fatta da alcuni residenti della zona che hanno subito allertato le forze dell’ordine. Si tratterebbe – ma mancano le conferme istituzionali al riguardo – di scritte che, in un modo o nell’altro, sarebbero riconducibili ai contrasti fra gruppi diversi di extracomunitari sulla gestione della “piazza” di spaccio del centro storico.

Che lo smercio di stupefacenti – hashish e marijuana per la maggior parte – sia sempre stato conteso fra le viuzze e i cortili del centro storico, attigui ai locali della movida, non è certamente una novità. Da decenni ormai, ogni tafferuglio che scoppia fra tunisini, gambiani e ghanesi viene fatto ricondurre non a questioni di etnie o a dissapori personali, ma proprio alla contesa dell’illegale mercato dello spaccio di droga. Ci sono stati – in maniera anche innumerevole – fermi, arresti e denunce. Una in maniera particolare, del comando provinciale dell’Arma, l’operazione antidroga: “Piazza pulita” che non può essere affatto dimenticata. Ma i giri di stupefacenti, talvolta anche di cocaina ed eroina, tornano, inevitabilmente, proprio ad avere, fra le location privilegiate, il “cuore” di “Girgenti”. Ed è dunque in questa continua contesa della “piazza” di spaccio che si inquadrerebbero le scritte tunisine, accompagnate a quanto pare da una bandiera, che sono comparse sui muri di piazza San Francesco e stradine limitrofe. Scritte che sarebbero state realizzate con tanto di bomboletta spray, senza che nessuno dei residenti o degli esercenti commerciali se ne accorgesse per tempo o sentisse qualcosa.

Le forze dell’ordine, dopo il sopralluogo mirato, hanno avviato l’attività investigativa per provare a fare chiarezza sull’anomalo episodio e per identificare l’autore o gli autori di quelle parole in arabo tunisino. Non è escluso che vengano acquisiti – laddove siano presenti e inquadrino i muri interessati dalle scritte – gli eventuali filmati di sistemi di videosorveglianza pubblici o privati. 

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