Scoppia una rissa fra componenti della stessa famiglia e i carabinieri vengono aggrediti: tre arresti
Ai pescatori sono state contestate anche le ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. I militari dell'Arma erano intervenuti soltanto per riportare la calma, per riuscirci hanno dovuto chiedere in ausilio i poliziotti del commissariato
Scoppia una rissa fra componenti della stessa famiglia, intervengono i carabinieri che non soltanto faticano a calmare, e bloccare, gli esagitati, ma che vengono addirittura aggrediti. Tre licatesi – A. S. di 23 anni, E. S. di 19 anni e F. S. di 52 anni, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare,– sono stati arrestati, in flagranza di reato, per le ipotesi di reato di rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Entrambi, su disposizione del sostituto procuratore di turno, titolare del fascicolo d'inchiesta subito aperto, sono stati posti ai domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida.
I militari dell'Arma sono intervenuti nel centro di Licata non appena hanno acquisito la segnalazione di tafferugli fra familiari. A darsele, appunto, tre licatesi pescatori. I carabinieri, non riuscendo a riportare la calma, ad un certo punto, hanno anche chiesto l'ausilio dei poliziotti del commissariato cittadino. Agenti che, naturalmente, sono subito accorsi per non lasciare i colleghi – tutori della sicurezza e legalità – in difficoltà.
Ed è proprio a questo punto che i tre sono stati bloccati, ma prima – stando all'accusa – avrebbero inveito e si sarebbero scagliati contro i carabinieri. Ecco perché s'è anche configurata la fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale. Non è stato reso noto se i militari dell'Arma della compagnia di Licata, o i poliziotti del commissariato cittadino, siano rimasti feriti o contusi. E' certo però che ai tre pescatori sono state contestate anche le lesioni personali. Su disposizione del sostituto procuratore di turno di Agrigento, titolare del fascicolo d'inchiesta immediatamente aperto, i tre licatesi pescatori sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida che si terrà verosimilmente nelle prossime ore.