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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose, 8 provvedimenti in 25 anni

L'ultimo in ordine di tempo - era il 23 marzo del 2012 - era stato quello di Racalmuto, prima era "toccato" a Castrofilippo.

L'ultimo in ordine di tempo - era il 23 marzo del 2012 - era stato il consiglio comunale di Racalmuto. Sono stati complessivamente otto - Camastra compreso - i Comuni Agrigentini che, dal 1991 ad oggi, sono stati "colpiti" dal provvedimento del Consiglio dei ministri. Scioglimento del consiglio comunale che viene deliberato a norma dell'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. Complessivamente, a livello nazionale, sono stati invece 293 i consigli comunali sciolti per presunte infiltrazioni mafiose. Ma 25 sono stati annullati dopo i ricorsi.

"Ingerenze della criminalità organizzata", sciolto il consiglio comunale di Camastra 

La stessa "sorte" di Camastra era "toccata" - era il 31 luglio del 1992 - al consiglio comunale di Licata; il 6 settembre del 2004 accadde invece a Canicattì e il 2 settembre dell'anno dopo a quello di Burgio. Scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose anche a Campobello di Licata - era il 18 luglio del 2006 - , poi, il 13 giugno del 2008, a Siculiana e prima di Racalmuto era successo - era il 15 aprile del 2011 - a Castrofilippo.

Ad autorizzare l'accesso ispettivo al Comune di Camastra era stato l'ormai ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede. E proprio Diomede è stato componente della commissione straordinaria che si è occupata dell’accesso agli atti amministrativi del Comune di Castrofilippo prima e di Racalmuto poi. Ed in entrambi i casi i consigli comunali vennero sciolti per presunte infiltrazioni mafiose. Nicola Diomede ha fatto parte anche della commissione al Comune di Burgio e Campobello di Licata, nonché in quello di Salemi, nel Trapanese. 

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