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Sabato, 27 Aprile 2024
Indagini della polizia / Canicattì

Viene accusato "di disturbare le donne": messaggi whatsapp intimidatori e gomme dell'auto tagliate

Al 56enne, impiegato di banca, è stato addebitato di infastidire alcune ragazze facenti parte di una agenzia di servizi (presumibilmente di natura sessuale)

Gli hanno tagliato, verosimilmente con una lama, le ruote del lato sinistro della sua auto di grossa cilindrata ed ha ricevuto, sul proprio numero Whatsapp, dei messaggi minatori. E’ un impiegato di banca, di 56 anni, il canicattinese che ha subito danneggiamento e minacce. E l’uomo, negli scorsi giorni, si è rivolto – denunciando quanto, suo malgrado, ha dovuto vivere – ai poliziotti del commissariato cittadino. Il danneggiamento dei due pneumatici – che sono stati entrambi squarciati - è avvenuto durante le ore serali o notturne. Ed è avvenuto sul lato, quello sinistro, più buio rispetto a dove la vettura era stata lasciata parcheggiata. La scoperta è stata fatta l’indomani mattina, al momento di riprendere la macchina. Verosimilmente qualcuno ha scavalcato il cancello ed ha messo a segno – forse consapevole del fatto che non vi sono telecamere di videosorveglianza – il danneggiamento.

Il cinquantaseienne aveva già formalizzato denuncia per minacce ricevute, da un numero a lui sconosciuto,  da un sedicente “capo della casa degli scorts e il capo dei sicari”. Con quel messaggio Whatsapp, il canicattinese veniva accusato di avere disturbato alcune ragazze facenti parte di una agenzia di servizi (presumibilmente di natura sessuale). E il canicattinese è stato minacciato di morte, con chiari riferimenti mafiosi. Ma non è stato il solo messaggio con minacce che il canicattinese ha ricevuto perché gli sarebbero state inviate anche delle foto – forse una soltanto – con delle persone che sono ferite. E l’accusa nei suoi riguardi è sempre la stessa: quella di disturbare delle donne.

Ma la vittima delle minacce ha riferito, e ribadito ai poliziotti, di non aver frequentato case di incontro o appuntamenti. I poliziotti si stanno, adesso, occupando dell’attività investigativa per provare a decifrare cosa abbia animato il delinquente a mettere a segno il danneggiamento e le minacce, sempre che, naturalmente, i due episodi possano risultare collegati fra loro. E’ certo comunque – perché appunto l’attività investigativa è in corso – che il numero del cellulare da cui è partito il messaggio intimidatorio è intestato a un extracomunitario che non è residente nell’Agrigentino.  

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