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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Musicista impiccato e accoltellato, i familiari contro l'archiviazione del caso: "Non fu suicidio"

Un quarantenne è stato trovato senza vita nei pressi della sua abitazione: secondo la procura "i colpi sono stati autoinferti".

Per la procura si è trattato di un suicidio, i familiari insistono e chiedono di non chiudere il caso e indagare per omicidio o, comunque, istigazione al suicidio. A decidere sarà il gip Stefano Zammuto che prima dovrà valutare se sentire in aula la sorella che, attraverso il legale Salvatore Pennica, ha formalizzato la richiesta. 

"Dovete andare subito in via ...., a Racalmuto. Sono entrati dal balcone, c'è la mia fidanzata sola". Una chiamata al numero unico 112, interrotta più volte, con l'operatore che non conosce la via del paese e sembra non prendere troppo sul serio la richiesta di aiuto.

Dall'altra parte della cornetta un musicista 40enne originario di Porto Empedocle, con voce turbata, come se qualcuno lo inseguisse, prega l'operatore di andare a casa della sua ragazza. Ma la via, sebbene esistente, non risulta nei terminali del ministero. "Sono scappato dal balcone, andate a casa della mia ragazza". Poi dice di essere ferito: "Ho dei colpi di lama". 

Il centralinista del 112 riesce a localizzare la zona e chiede l'intervento dei carabinieri che vanno sul posto e non notano nulla: il quarantenne verrà trovato solo dopo diverse ore, il 4 dicembre del 2020, impiccato alla staccionata di una casa abbandonata nei pressi dell'abitazione della compagna, da dove era fuggito calandosi dal balcone. Sul collo e sui polsi alcuni tagli. Dal balcone al luogo del ritrovamento del corpo, una scia di sangue crescente.

La madre e la sorella del musicista non ci stanno e si sono opposti alla chiusura del caso. 

I loro legali Salvatore Pennica e Francesco Accursio Mirabile hanno presentato un'opposizione alla richiesta di archiviazione chiedendo di fare chiarezza su alcuni aspetti. Fra le altre cose è stata sollecitata una perizia medico legale ulteriore rispetto a quella disposta dal pm Sara Varazi secondo cui "le ferite sono state autoinferte". Il magistrato della Procura, inoltre, sottolinea che non è stato segnalato alcun caso di effrazione in quella casa.

"Non si capisce la disperata richiesta di aiuto se stava andando a suicidarsi", hanno scritto i difensori sottolineando che "gli esami hanno escluso che avesse assunto sostanze alcoliche o stupefacenti, quindi era del tutto lucido". 

Sullo sfondo della vicenda ci sono delle accuse di abusi che il musicista aveva subito dalla figlia della compagna: accuse che riteneva del tutto infondate e che lo avrebbero gettato in uno stato di sconforto e precarietà psicologica. Gli avvocati Pennica e Mirabile, quindi, chiedono alla procura di indagare pure sull'ipotesi che possa essersi trattato di un'istigazione al suicidio. 

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