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Sanità

Pronto soccorso del "San Giovanni di Dio", lavori bloccati e tanto degrado

Le attività di rinnovamento dell'area di emergenza sembrano essere state "dimenticate" e sono ferme ormai da diversi mesi

Trovarsi in un pronto soccorso non è, di per sé, una buona cosa. Ma si può avere la sfortuna di dover cercare un'assistenza sanitaria in una struttura "precaria" (ma ormai definitiva) come quella che si trova al San Giovanni di Dio di Agrigento.

In questi mesi abbiamo più volte evidenziato che gli interventi di realizzazione del nuovo triage siano di fatto bloccati, con un cantiere ormai che manifesta i segni dell'abbandono. 

Questo non vale solo per quella struttura in cemento e metallo che è stata piazzata proprio di fronte al fu ingresso del Pronto soccorso (incompleta, con le recinzioni ormai divelte e senza alcun cartello che indichi la conclusione dei lavori iniziati a giugno del 2021) ma anche per il percorso di visita che è stato costruito per consentire ai pazienti che effettuano il triage (che ancora oggi si realizza in una tenda) di accedere all'area di emergenza vera e propria. Si tratta, infatti, di un corridoio buio, con profondi danni provocati alle pareti da parte di utenti incivili. 

Ovunque, qui e in altri reparti, regnano incontrastati i bigliettini delle "Misericordie" private, che offrono servizi di assistenza e trasporto: i tagliandi sono decine e decine, infilati ovunque nel disinteresse generale del personale sanitario nonostante esista da anni una direttiva interna che vieta questo tipo di pubblicità. Anzi, ci consta che quando i ticket vengono rimossi, qualcuno provvede a posizionarli nuovamente: quello che è difficile spiegarsi è come sia possibile che gli stessi biglietti vengano posizionati dentro tutti i reparti, se, come noto a tutti, è impossibile persino per i parenti accedere fuori dall'orario di visite per andare a trovare i propri parenti.

Superata la ex camera calda, oggi divenuta un corridoio, troviamo un piccolo punto di "ristoro" con due macchinette per il caffè e gli snack: al centro, un'immaginetta della Madonna che si trova in un luogo che, comprensibilmente, indigna i credenti. La scena che ci si trova davanti è, spesso, di persone impegnate a pregare perché preoccupate per un proprio caro mentre intorno c'è chi prende un caffè.

C'è poi la vera e propria sala d'attesa prima di accedere al Pronto soccorso, con poche sedie disposte lungo il perimetro della stanza. Sull'impossibilità, con le risorse umane attuali, di garantire un'assistenza celere, è il caso di sorvolare al momento, ma è possibile ribadire come siano fuori uso larga parte degli ascensori dell'ospedale. Per la precisione, risultano inutilizzabili quelli del lato destro, ma nessuno - nemmeno tra il personale - conosce il motivo.

Lavori eterni al pronto soccorso del "San Giovanni di Dio"

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