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Cronaca Palma di Montechiaro

"Sindaco e dirigenti comunali provocarono isolamento strada", sì alla parte civile

Il giudice ammette la costituzione dell'autore dell'esposto, l'accusa per i cinque imputati è di rifiuto di atti di ufficio

L'autore degli esposti sui presunti atti di incuria amministrativa che avrebbero provocato l'isolamento di una strada a causa dell'acqua e del fango, che hanno fatto approdare in aula la vicenda, si costituisce parte civile.

La richiesta, formalizzata in aula dall'avvocato Daniela Posante, è stata accolta dal gup Stefano Zammuto nonostante l'opposizione dei difensori degli imputati che sostenevano, fra le altre cose, che fosse stato già risarcito e, quindi, non potesse più avere un ruolo nel processo penale.

L'udienza preliminare è quella a carico dell'ex sindaco Pasquale Amato e di quattro dirigenti del Comune che, negli anni, si sono alternati. Si tratta di Maria Concetta Di Vincenzo, 60 anni; Felice Bonardi, 63 anni; Biagio Lo Presti, 63 anni e Francesco Lo Nobile, 69 anni.

Oltre all'accusa di rifiuto di atti di ufficio, a partire dal 2010, si contesta il reato di "omesso collocamento o rimozione di segnali o ripari". Agli imputati - Amato, nella qualità di sindaco a partire dal 2013; Di Vincenzo e Lo Nobile responsabili dell'ufficio tecnico, Bonardi responsabile dell'ufficio manutenzione e Lo Presti responsabile dell'ufficio fognario del Comune di Palma - si contesta di avere omesso qualunque iniziativa per evitare che la via Germania sarebbe stata sommersa da fango e detriti.

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