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Sabato, 27 Aprile 2024
"Estate tranquilla" / Palma di Montechiaro

Gelati non tracciabili, sequestrati 5 mila chili di confezioni e vaschette: multata azienda

Il valore della merce bloccata - dai carabinieri del nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo - è di circa 40 mila euro. E' da settimane che vanno avanti i controlli in tutta la provincia

Cinquemila chili di confezioni e vaschette di gelato, per un valore di circa 40 mila euro, sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri del nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo. Al titolare dell’attività, che si occupa della produzione di gelati, è stata elevata una sanzione amministrativa da 1.500 euro. E’ a Palma di Montechiaro, in un’azienda che appunto si occupa della produzione di gelati, che è arrivata l’operazione “Estate tranquilla” del Nas che sono stati, naturalmente, coadiuvati dai militari dell’Arma della stazione cittadina.

E’ da settimane e settimane che i militari dell’Arma del nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo sta passando in rassegna – con ispezioni e controlli – le attività commerciali dell’Agrigentino. E nelle ultime ore, i carabinieri del Nas di Palermo sono appunto arrivati a Palma di Montechiaro dove l’ispezione ha riguardato un’azienda di produzione di gelati. Durante le verifiche, i militari dell’Arma hanno accertato che la presunta violazione degli obblighi in materia di tracciabilità degli alimenti. Motivo per il quale, appunto, è scattato il sequestro amministrativo di ben 5 mila chili di confezioni e vaschette di gelato. Un maxi sequestro di fatto visto che il valore degli alimenti è stato quantificato in circa 40 mila euro. Appena nei giorni scorsi, gli stessi militari del Nas – a Lampedusa – hanno contestato a tutti, o quasi, gli esercenti commerciali ambulanti, ma anche a posto fisso, la mancata attuazione delle norme di controllo per la produzione di alimenti, che ha come obiettivo la garanzia della sicurezza igienica e della commestibilità. Ma sono state riscontrate anche mancanze di registrazioni sanitarie per ampliamento di attività e in un caso sono stati sequestrati 20 chili di carne tenuti in un locale destinato alla somministrazione, senza che fosse stata attuata la tracciabilità dei prodotti. Rivoltati i locali e gli esercenti ambulanti di Lampedusa, ristoranti, pizzerie, macellerie, chioschi e imprese varie, i carabinieri hanno, alla fine, elevato sanzioni per complessivi 22.500 euro e qualcuno è stato anche segnalato all’Asp. 

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