Ospedale, continua la fuga da Ortopedia: l'Asp stanzia 170mila euro per affidare il servizio ai privati
Un altro medico ha firmato le proprie dimissioni volontarie dal reparto che adesso è quasi del tutto sguarnito
Continua incessante l'esodo dal reparto di Ortopedia e Traumatologia del "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Dopo l'addio delle scorse settimane di quattro medici su sette, a partire dal primario Palmisciano, Un nuovo medico ha lasciato il reparto e l'Asp di Agrigento con una lettera di dimissioni volontarie.
L'Azienda sanitaria provinciale, quindi, sta correndo ai ripari puntando sull'utilizzo di risorse professionali esterne alla stessa, con un inedito ricorso a una società individuata sul mercato elettronico, la MLC Srl, che sta garantendo identici servizi per altre aziende ospedaliere.
Un affidamento frutto di una interlocuzione con la Regione iniziata lo scorso 30 ottobre, quando si è tenuto l'incontro con i vertici dell'Asp e la deputazione agrigentina rispetto alle "gravi criticità registrate presso l'unità operative complesse di ortopedia". L'Assessorato regionale alla salute, pur evidenziando che "la fattispecie non rientra nel perimetro normativo della legge 5/2009", ha infatti spiegato che "esiste la possibilità di affidare a terzi servizi medici ed infermieristici" grazie ad una nuova normativa nazionale nata per "fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario".
I soggetti esterni possono essere quindi coinvolti "in caso di necessità e urgenza, in un'unica occasione e senza possibilità di proroga".
Ad oggi, secondo i calcoli dell'Asp, la società dovrà garantire 60 turni da 12 ore comprese le reperibilità, per un costo complessivo di oltre 160mila euro compresa iva.
Poi? Si vedrà.
