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Servizio idrico integrato

Selezione del nuovo Cda di Aica, la Consulta scrive al prefetto: "Manca trasparenza"

L'accusa: "Scorrendo la lista dei candidati non si possono non notare le chiare appartenenze politiche e risulta evidente che, a meno di poche personalità, la competenza e l'esperienza in materia di servizio idrico integrato è in generale scarsa o nulla"

Parlando di "mancata trasparenza nelle procedure di selezione del nuovo Cda di Aica", la Consulta - con il presidente Alvise Gangarossa - ha scritto al prefetto di Agrigento. 

"Questo atteggiamento, oltre a non essere rispettoso nei confronti dell'utenza di un'azienda pubblica coma Aica, non soddisfa a pieno il necessario principio di trasparenza richiamato più volte nello Statuto. Non si è voluto espletare questo passaggio cruciale per il futuro del gestore con le procedure a evidenza pubblica come ci si sarebbe aspettati in un contesto normale - ha scritto la Consulta - . Il presidente Provvidenza ha più volte ribadito l'adesione della procedura seguita ai dettami dello statuto, ma ha omesso di dire che in nessun caso lo statuto prevede una deroga al principio di trasparenza. Gravissima quindi la mancata pubblicazione sul sito del gestore della lista dei nomi e dei curricula. Gravissima la mancata pubblicazione sul sito dei criteri di scelta che i sindaci adopereranno per la nomina del nuovo organo di gestione - ha continuato la Consulta - . Dal momento che non ci si improvvisa amministratori di un'azienda pubblica, men che meno di un gestore del servizio idrico integrato come Aica, la pubblicazione delle competenze dei candidati sarebbe stato un passaggio scontato, per di più previsto per legge".

La Consulta punta l'indice: "Scorrendo rapidamente la lista dei candidati non si possono non notare le chiare appartenenze politiche, degne delle peggiori pratiche spartitorie della Prima Repubblica e risulta evidente che, a meno di poche personalità, la competenza e l'esperienza in materia di servizio idrico integrato è in generale scarsa o nulla. Nel frattempo il commissario straordinario Fiorella Scalia, candidata anch'ella a far parte del nuovo Cda, ha approvato - scrivono - il nuovo piano di fabbisogno del personale contro il parere dei Revisori". 

E' necessario, per la Consulta, rendere chiari alcuni aspetti: "Quanto costa all'azienda l'approvazione di detto piano? Quali sono le coperture finanziarie? Perché viene approvato quest'ultimo provvedimento con carattere di necessità e urgenza e si rimanda invece il budget triennale e il piano degli interventi?". 

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