Muore mentre è ricoverato, i familiari chiedono quasi un milione e mezzo di danni
Secondo moglie e figli quanto avvenuto è da ritenersi addebitabile alla condotta dei medici
Muore mentre è ricoverato in un ospedale dall'Asp di Agrigento, i familiari chiedono danni per oltre un milione e quattrocentomila euro.
A presentare una richiesta di risarcimento è una famiglia che ha perso il padre mentre si trovava in un reparto dell'Agrigentino che però non è indicato negli atti pubblici: questo per la decisione dell'Azienda sanitaria di omissare sistematicamente non soltanto i dati sensibili delle persone coinvolte (come è giusto), ma anche qualunque riferimento ai reparti e agli ospedali coinvolti nelle cause (numerose) che riguardano l'Asp. Una prassi tutto sommato recente e che appare quantomeno "ispirata" dalla diffusione delle notizie da parte della stampa delle richieste risarcitorie e delle condanne.
La famiglia che oggi trascina in tribunale l'Azienda, in particolare, sostiene che il decesso avvenuto a fine 2017 del proprio congiunto sia da ritenersi "conseguenza immediata e diretta della condotta colposa dei sanitari e delle inadempienze ascrivibili alla struttura sanitaria e gli operatori che hanno eseguito l'iter sanitario del deceduto".
Versione totalmente diversa da quella proposta dall'Asp, che, dicono gli atti, sostiene che "dall'istruttoria non sono emersi elementi di responsabilità a carico dei sanitari che li possano individuare come responsabili di quanto avvenuto". L'Azienda quindi si costituirà in giudizio contro la richiesta di risarcimento.