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Sabato, 27 Aprile 2024
Ambiente

"Terreno invaso da rifiuti edili", ma era materiale per dei lavori in corso: archiviata multa

Il proprietario del terreno si è appellato al Libero consorzio, chiedendo e ottenendo di annullare la procedura sanzionatoria

La sanzione era scatata nel novembre del 2019 ad opera dei carabinieri del Centro anticrimine natura, quando i carabinieri trovarono su un terreno di proprietà di un cittadino dell'Agrigentino un deposito di rifiuti non pericolosi costituito da prodotti della lavorazione della pietra. Dieci metri quadri di materiale che fu oggetto anche di controllo da parte del personale dell'Arpa e che fece appunto scattare una multa che è stata trasferita al Libero consorzio per gli atti successivi. 

Una sanzione che però il diretto interessato ha impugnato e contestato, spiegando semplicemente che la contestazione era infondata, perché quegli scarti di marmo non sono stati abbandonati per strada, ma erano semplicemente depositati lì perché il proprietario del terreno stava effettuando dei lavori edili. In particolare quelle pietre erano state acquistate per la realizzazione di un mosaico nello spiazzale adiacente la sua abitazione.

"La contestazione della violazione - dice il Libero consorzio - non configura un illecito abbandono in maniera incontrollata in quanto il luogo ove erano stati temporaneamente depositati per il loro utilizzo è accessibile solo dal ricorrente, atteso che trattasi di un fondo intercluso di sua proprietà; per questi motivi si chiede l'annullamento del procedimento amministrativo sanzionatorio". 

Annullata quindi la multa,  "poiché non può configurarsi quale illecito abbandono di rifiuti". 

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