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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Niente gruppi folk agrigentini al Mandorlo, la protesta: "La Sagra è di tutti e non solo del Parco"

"Contestiamo la scelta di eliminare il nome Sagra e utilizzare il termine 'festa', la data: perché a marzo i fiori dei mandorli non ci sono più e la presenza dei gruppi Unesco all'interno del festival internazionale del folclore"

"La Sagra è degli agrigentini e dei gruppi folcloristici agrigentini con in testa il Val d'Akragas che ne fa parte da oltre 60 anni. Gruppi che la portano in giro per il mondo. Nessuno può permettersi di intaccare questa antichissima e nobilissima manifestazione che è legata alla storia di questa città". Lello Casesa del Val d'Akragas, durante la conferenza stampa di stamani, recrimina quello che è patrimonio della città e dei suoi abitanti. 

LA VIDEO INTERVISTA. Casesa: "Hanno stravolto l'idea della Sagra"

I gruppi folk agrigentini da sempre hanno animato, sono stati la colonna portante della Sagra del mandorlo in fiore. Quest'anno, però, non ci saranno e non potrà che essere un'edizione a metà.  

"Il nostro festival del folclore è stato copiato in tutto il mondo. Il messaggio che parte da Agrigento è molto forte, noi parliamo di fratellanza, di popoli: la vera essenza del festival internazionale che è l'unione dei popoli, la pace e la fratellanza. Sagra è inoltre il termine che ci appartiene, indica la festa popolare - ha spiegato Riccardo Cacicia del gruppo folk Città di Agrigento - . Contestiamo, quindi, la scelta di eliminare il nome Sagra e utilizzare 'festa', portare la festa a marzo: quando i mandorli non ci sono. Stravolgere l'essenza del festival è una cosa che non ci appartiene e il Parco è il maggior responsabile". 

I gruppi folk agrigentini non prenderanno parte alla Sagra

I gruppi folk agrigentini hanno chiesto anche di separare il tradizionale festival internazionale del folclore e la sagra dai gruppi che appartengono all'Unesco. "La tradizione non si innova, si preserva - è stato spiegato a chiare lettere dai rappresentanti dei gruppi folk agrigentini - . Si cambia il nome della sagra in Mandorlo in fiore e la si fa svolgere in un periodo in cui il fiore del mandorlo non c'è più. Facciamola allora ad agosto e facciamo la festa del parfait di mandorla e non il Mandorlo in fiore. Possono stare i gruppi Unesco - ha sottolineato - ma distinguendoli dal festival internazionale del folclore. Riteniamo che questa protesta non si debba fermare ad Agrigento, ma deve essere portata fuori: a Palermo, alla Regione. Perché la sagra è di tutti".      

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