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Sabato, 20 Aprile 2024

Niente gruppi folk agrigentini al Mandorlo in fiore, Casesa: "Hanno stravolto l'idea della Sagra"

"Hanno stravolto l'idea della Sagra. Un'idea concepita negli anni Cinquanta dai padri fondatori: il professore Lauretta, Giugiù Gallo, Corradio Catania, Francesco Flora, Ermogene La Foresta, Gigi Casesa, Franco Caponnetto. Idea che distingueva la sagra del mandorlo dal festival internazionale del folclore, nel quale, a mio avviso, devono esserci le migliori espressioni di folclore e comunque un gruppo agrigentino. Mettere tutto insieme, come si continua a fare, è un grave errore". Lello Casesa del Val d'Akragas non usa mezzi termini: "Questo spirito innovativo contrasta con la sagra", così per come era stata concepita dai suoi padri fondatori appunto. 

Per la prima volta nella storia, i gruppi agrigentini non parteciperanno alla sagra del mandorlo in fiore: nessuna fiaccolata, nessuno spettacolo al Palacongressi, nessuna sfilata tra le strade della città e al tempio della Concordia". Lo hanno reso noto, nei giorni scorsi, proprio i gruppi folk Val d'Akragas, Città di Agrigento, Gergent, Kerkent, Sicilia antica, Picciotti da Purteddra, Akragas folk dance, Città dei Templi e Fiori del mandorlo.

I gruppi folk agrigentini non parteciperanno alla sagra 

"Una decisione comunale tra tutti i gruppi agrigentini, con in testa il Val d'Akragas e il gruppo Città di Agrigento, maturata - hanno già spiegato - dopo la presentazione ufficiale della manifestazione e le indicazioni organizzative adottate dal Parco archeologico. Non è più la sagra, né il festival internazionale del passato che dava centralità e visibilità al folclore internazionale e, soprattutto, al folclore dei gruppi agrigentini". E stamani, i rappresentanti dei vari, storici, gruppi folk agrigentini hanno anche tenuto una apposita conferenza stampa. 

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