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Lunedì, 29 Aprile 2024
La decisione / Sambuca di Sicilia

“Favorì il boss Leo Sutera”, deve scontare 10 mesi di pena residua: Maria Salvato portata in carcere

La Cassazione aveva confermato la sentenza di condanna a 14 anni e 6 mesi per il “fedelissimo” di Matteo Messina Denaro

Ha già scontato buona parte della pena di 3 anni, confermata in Cassazione, prima in carcere e poi ai domiciliari. Ma adesso, per gli ultimi 10 mesi residui, è stata emessa un’ordinanza di carcerazione. Destinataria del provvedimento è la sambucese di 48 anni Maria Salvato, accusata di favoreggiamento: avrebbe aiutato il boss Leo Sutera, 71 anni, condannato con sentenza definitiva a 14 anni e 6 mesi di reclusione, ad eludere le indagini salvaguardandone gli spostamenti e la comunicazione. Maria Salvato è stata quindi trasferita nel carcere di Agrigento in contrada Petrusa. Il suo “aiuto” al boss, secondo l’accusa, sarebbe stato messo in atto con la complicità di altri 2 fiancheggiatori, Vito Vaccaro e Giuseppe Tabone.

La Cassazione ha deciso: condanna definitiva per Leo Sutera, “fedelissimo” di Matteo Messina Denaro

Anche loro sono stati condannati con sentenza definitiva a 3 anni di reclusione. Leo Sutera sarebbe stato informato sulla presenza di attività investigative nei suoi confronti. In particolare la Vaccaro avrebbe messo a disposizione i mezzi per poterlo tenere al corrente di tutto. La donna è stata assistita dall’avvocato Giacomo Frazzitta che aveva chiesto l’assoluzione.

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