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Sabato, 27 Aprile 2024
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Broker assicurativo vende decine di polizze auto false: indagine "lumaca", tutto prescritto

Sono almeno 46 le presunte vittime di 45enne originario di Palermo che si sarebbe fatto consegnare migliaia di euro in cambio di carta straccia. La procura: "Non si può più andare a processo"

Broker assicurativo, con una rete di clientela molto fitta composta da decine di automobilisti, vende polizze Rca false. I truffati si accorgono del raggiro e lo denunciano ma l'indagine, che ha raggruppato 45 querele, si trascina troppo per le lunghe tanto che la procura alla fine è costretta a chiedere l'archiviazione perchè "è trascorso il termine entro il quale si può esercitare l'azione penale" ovvero è scattata la prescrizione e non si può chiedere il rinvio a giudizio.

Tutte le "persone offese" potranno, in ogni caso, potranno provare ad opporsi chiedendo al gip di non chiudere il caso. La vicenda risale al 2016: il palermitano Claudio Li Gotti, 45 anni, broker assicurativo, avrebbe contattato decine di automobilisti di Licata chiedendo loro quanto spendevano per la polizza Rc auto. Il trucco, sostiene l'accusa, sarebbe stato quello di proporre loro una cifra inferiore a quella della compagnia di cui erano già clienti in modo da attrarli.

A quel punto avrebbe taroccato la documentazione da consegnare ai nuovi clienti vendendo polizze del tutto false oppure con uno stratagemma. Agli automobilisti, in un primo momento, consegnava una copia (contraffatta) dei contratti da cui risultava che la polizza avesse la validità di un anno. In realtà la durata della polizza sarebbe stata della metà. 

Dopo avere attratto decine di clienti avrebbe alzato il tiro vendendo polizze del tutto false e incassando interamente l'importo. Quando alcuni automobilisti hanno ricevuto le prime multe, perchè ai terminali del ministero non risultava nulla, si sarebbe giustificato dicendo che si era trattato di un intoppo. Fino a quando le vittime delle truffe non si sono accorti di quanto era realmente accaduto.

Il procedimento, in un primo momento assegnato al pubblico ministero Alessandra Russo, è rimasto in ghiaccio per troppo tempo. Anche un 52enne di Licata è stato iscritto nel registro degli indagati per uno solo degli episodi contestati. La difesa, affidata all'avvocato Angelo Benvenuto, ha provato che in realtà era stato "usato" da Li Gotti per procacciare clientela tanto che nei suoi confronti è stata chiesta l'archiviazione nel merito e non per il decorso del tempo. 

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