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Cronaca

Cade sul marciapiede e riporta fratture scomposte, Comune condannato a pagare oltre 50 mila euro

L'ente però non ci sta a sborsare la somma e il sindaco Lillo Firetto ha autorizzato l'impugnazione della sentenza di primo grado davanti la Corte d'appello di Palermo

Il Comune è stato condannato a pagare la somma di 47.628,25 euro, oltre interessi, e 2.700 per spese giudiziali. A citare l'ente in giudizio è stata una agrigentina che, il 24 agosto del 2011, mentre percorreva a piedi il marciapiede di via Renato Candida, nel quartiere di Fontanelle, è caduta a causa di una "insidia asseritamente invisibile". La donna ha riportato, in quell'incidente, fratture scomposte del perone e del malleolo. Il tribunale di Agrigento ha, dunque, di recente, condannato il Municipio a pagare il risarcimento del danno. 

Ma l'ente non ci sta. Il sindaco Lillo Firetto, dopo aver acquisito il parere legale - dal funzionario specialista Agata Vecchio - sulla sentenza di primo grado, ha deciso di impugnare il provvedimento davanti la Corte d'appello di Palermo. Il Comune chiederà la riforma totale o parziale della sentenza di primo grado. E dovendo richiedere la sospensione dell'esecutività della sentenza, l'appello riveste carattere d'urgenza. 

Firetto ha, dunque, autorizzato l'azione di impugnazione della sentenza di primo grado e ha contemporaneamente conferito l'incarico di difesa e rappresentanza dell'ente all'avvocato Agata Vecchio, funzionario specialista di palazzo dei Giganti.  

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