"Hanno fornito durante lo sbarco dei falsi nominativi", arrestati nove tunisini

Erano rientrati in Italia, sbarcando a Lampedusa lo scorso primo ottobre, utilizzando dei falsi nominativi. Uno, invece, doveva scontare la pena di 2 mesi di reclusione per reati legati al mondo degli stupefacenti. La polizia di Stato di Caltanissetta ha arrestato, al Cpr di Pian del Lago, 9 tunisini. 

La Squadra Mobile ha arrestato: Bsaihia Ghassen, 28 anni; Oun Aymen, 27 anni; Rahal Ramzi, 31 anni; Drissi Taoufik, 31 anni; Toumi Nejah, 30 anni; Tarabulsse Mohamed di 20 anni; Ismail Mohamed, di 26 anni; Bassen Klai di 34 anni e Amri Abdelaziz di anni 25, tutti sbarcati lo scorso 1 ottobre a Lampedusa e poi trasferiti a Caltanissetta presso il C.P.R. di Pian del Lago.

Gli immigrati, durante le procedure di identificazione, avevano fornito false generalità nel tentativo di sfuggire ai controlli di polizia, poiché all’atto dell’espulsione era stato vietato loro di rientrare in Italia prima di cinque anni. Dagli accertamenti attraverso i database del ministero dell’Interno i poliziotti della Squadra Mobile e dell’ufficio Immigrazione della Questura di Caltanissetta è emerso che, i primi otto erano stati espulsi dall’Italia tra il 2013 e il 2016, e quindi rientrati illegalmente; il nono, invece, era stato colpito da ordine di esecuzione, emesso dal tribunale di Ragusa, dovendo scontare due mesi di carcere per reati inerenti lo spaccio di stupefacenti.

Quest’ultimo, per sfuggire alla pena, era rientrato in Tunisia. I primi otto arrestati, su disposizione del Pm di turno, sono stati condotti in un’area dedicata dello stesso C.P.R. di Pian del Lago agli arresti domiciliari. Amri Abdelaziz è stato, invece, condotto al carcere Malaspina di Caltanissetta per scontare la pena residua. Lo scorso 22 settembre altri quattro cittadini tunisini erano stati arrestati dalla Squadra Mobile per ingresso sotto falso nome.