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Cronaca

"Furti di corrente elettrica con la complicità dei verificatori Enel", chiesti 20 rinvii a giudizio

L'udienza preliminare dell'inchiesta "Alta tensione" inizierà il 25 gennaio

Tangenti per chiudere un occhio sui controlli e omettere di denunciare furti: l’inchiesta “Alta tensione”, che l’8 marzo scorso ha fatto scattare l’operazione con alcune misure cautelari minori, approda in aula per l’udienza preliminare. Nella maggior parte dei casi, secondo quanto avrebbe accertato l’indagine, erano persino i verificatori dell’Enel a suggerire ai privati allacci abusivi con l'uso del magnete o del cosiddetto "sorcio", un sofisticato strumento collegato direttamente alla rete elettrica, capace di bypassare il misuratore.

L’operazione è stata eseguita dai carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza cautelare firmata dal gip Alessandra Vella. A finire nei guai due verificatori di "Enel": Giovanni Trupiano, 60 anni di Agrigento, e Domenico La Porta, 63 anni di Naro. Nei loro confronti fu disposto il divieto di dimora nella provincia di Agrigento. Sono accusati di diverse ipotesi di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, furto, truffa e omissione di atti di ufficio.

L'obbligo di firma è stato, invece, emesso a carico di una donna, residente a Canicattì, Luigia Vinci, 57 anni, che avrebbe fatto da intermediaria e procacciatrice di nuovi clienti per i due verificatori. L’indagine scaturisce dalla denuncia del gestore di una sala giochi. Nella lista dei venti indagati, ai quali si contestano anche il furto, la truffa e la corruzione, ci sono commercianti, esercenti e professionisti.

I difensori (fra gli altri, gli avvocati Calogero Meli, Giuseppe Lauricella, Aldo Virone, Stefano Catuara, Rosario Di Proietto, Nicola Grillo e Ignazio Valenza) durante l’udienza preliminare potranno chiedere riti alternativi come il patteggiamento o l’abbreviato. Nella lista, oltre a Trupiano, La Porta e Vinci, ci sono: Gioachino Cuscio, 40 anni di Canicattì (titolare Bar del Sole); Giuseppe Modica, 45 anni di Agrigento; Simone Modica, 40 anni di Agrigento, entrambi amministratori della Alessi, titolari della Trattoria dei templi; Giuseppe Contino, 50 anni di Agrigento, cogestore del locale “Robe di kappa” ad Agrigento; Maria Santa Rallo, 50 anni, di Canicattì titolare ditta Corallo srl, e residente ad Agrigento; Salvatore Domenico Siracusa, 50 anni di Canicattì; Tommaso Cortelli, 49 anni di Agrigento; Massimo Cortelll, 39 anni, di Agrigento; Vincenzo Cortelli, 44 anni di Porto Empedocle, titolari della pescheria Primavera srl; Calogero Schembri, 44 anni, titolare di un caseificio a Montallegro; Anna Maria Farruggio, 52 anni di Naro; Pietro Failla, 44 anni di Canicattì, presunto intermediario per un accordo corruttivo; Diego Favata, 45 anni di Canicattì; Angelo Gioacchino Sanfilippo, 39 anni di Canicattì; Giuseppe Antonio La Mendola, 44 anni di Grotte; Vincenzo Palumbo, 44 anni, di Grotte e Calogero Ciulla, 44 anni, di Santa Elisabetta. 
 

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