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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Palazzo Colonna, a monte dell'inchiesta un esposto anonimo

Venne presentato alla Procura con un corposo dossier fotografico che ritraeva la struttura prima dei lavori di recupero conservativo realizzati dalla società Turitalia Srl

A monte delle accuse che oggi hanno portato il Gip Provenzano ad emettere un provvedimento di sequestro del "Palazzo Colonna" c'è, come spesso accade nella nostra terra, un esposto anonimo. Siamo nel 2015, anno in cui Firetto, che della società che gestisce i "castelli" di Siculiana e Joppolo Giancaxio, la Turitalia Srl, è socio, lavora alle elezioni come futuro sindaco di Agrigento, ruolo che conquisterà poi nel giugno di quell'anno.

Abusi edilizi a Palazzo Colonna, scatta il sequestro

Qualcuno, però, si stava interessando di quanto accadeva a Palazzo Colonna sotto un'altra veste, e si premurava di fornire una trentina di scatti fotografici alla Procura con annesso un vero e proprio report di come, a parere del denunciante, la struttura nobiliare fosse mutata rispetto a come era originariamente. Accuse che la magistratura ha vagliato a lungo, ascoltando, da quanto ci risulta, anche i vertici politici e amministrativi del Comune di Joppolo Giancaxio, che poi avrebbero però partecipato, un paio di anni dopo, alla cerimonia di inaugurazione della struttura alla presenza del cardinale Franco Montenegro, che si trovava nel piccolo centro dell'Agrigentino in visita pastorale.

Ecco com'era il vecchio castello

Va detto che Palazzo Colonna ha creato non pochi "grattacapi" ai Firetto. Cercando ad esempio tra i ricorsi amministrativi del Tar Sicilia, emerge come nel 2012 la Turitalia Srl avesse presentato ricorso per contestare il "diniego rilascio concessione edilizia per la realizzazione dei lavori di restauro conservativo del palazzo Colonna da destinare a struttura turistico alberghiera”. Il Tribunale amministrativo sulla questione infatti si pronuncerà solo nel 2016, limitandosi a dichiarare perento il ricorso, quindi non dando né ragione nè torto ai Firetto, che, sempre al Tar si erano rivolti per contestare la decisione del Crias di negare l'accesso ad un finanziamento di oltre 2 milioni e seicentomila euro per il recupero della struttura. Quali percorsi abbiano poi preso questi ricorsi, chiusi quelli amministrativi, ovviamente non lo sappiamo.

Certo è però che diverse persone ci hanno raccontato come le sale ancora non complete di Palazzo Colonna fossero state prenotate già da un paio di anni per svolgere dei trattenimenti di matrimonio, senza però che ai richiedenti fossero state poi concesse (spostando tutto nei locali superiori), dato che i lavori continuavano a rilento. Per quale motivo?

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