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Cronaca Favara

La lunga scia di sangue che "lega" Favara, Porto Empedocle e Liegi

Lo scorso settembre un favarese venne ferito a Liegi ed un empedoclino venne ucciso. Un mese dopo, in corso Vittorio Emanuele, venne freddato un quarantaduenne ed un paio di settimane fa un cinquantenne venne ammazzato in Belgio

Favara, e questo è un dato certo, è una terra che, negli ultimi mesi, sta passando da un fatto di cronaca nera all'altro. Fatti che sembrano "legare" la città con Porto Empedocle e con Liegi.

VEDI IL VIDEO: Ecco il luogo dove è avvenuto l'agguato 

Era il 26 ottobre scorso quando, in corso Vittorio Emanuele, davanti ad un supermercato, veniva ucciso Carmelo Ciffa, 42 anni, di Porto Empedocle. L'uomo venne raggiunto da quattro colpi di pistola calibro 9x21.

Un mese prima però, a Liegi, vennero esplosi una raffica di colpi d'arma da fuoco - dal Belgio rimbalzò la notizia di una ventina di proiettili - contro Mario Jakelich, 28 anni di Porto Empedocle, che rimase ucciso e contro Maurizio Di Stefano, 40 anni, di Favara. 

Lo scorso 10 maggio, sempre a Liegi, venne freddato Rino Sorce, 50 anni, proprietario del bar-ristorante-pizzeria “Grande Fratello” a Sclassen. 

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C'è un collegamento fra tutti questi fatti? Mentalmente è, naturalmente, semplice, quasi scontato, associare gli episodi. E sempre mentalmente l'associazione di idee è stata fatta anche dagli investigatori. Ma i carabinieri, così come anche la Squadra Mobile, ha necessità di evidenze, di prove, per suffragare il collegamento fra i diversi fatti di cronaca nera. E spetterà alle indagini - sviluppate, da un lato, a Favara e dall'altro a Liegi - comprovare che i fatti di sangue siano collegati. 

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