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Sabato, 27 Aprile 2024
La polemica

Debito da 12 milioni di euro con la Girgenti Acque? L'Ati: "Valore sovrastimato"

Il presidente del Cda Domenico Gueli: "Nei prossimi giorni affronteremo il tema della gestione Voltano"

E' stata accolta con un sostanziale silenzio pubblico la notizia, pubblicata nei giorni scorsi, della lettera firmata dal Cda della Girgenti Acque nella quale la società ormai fallita anticipa che l'Ati idrico dovrà versare oltre 12 milioni di euro all'ex gestore del servizio idrico.

Silenzio pubblico, ovviamente, ma non in privato, con i sindaci che dalla pubblicazione dell'articolo si sono cofrontati su un tema che era comunque chiaro e noto a tutti: il cosiddetto "valore di subentro". 

"Certamente abbiamo immediatamente valutato la lettera che il presidente del Cda di Girgenti Acque Giancarlo Rosato ha inviato ai commissari liquidatori - spiega il presidente di Ati, il sindaco di Santa Elisabetta Domenico Gueli -, ma possiamo rassicurare tutti sul fatto che non è questo l'importo che effettivamente dovrà essere corrisposto. Va tenuto conto che, ed è giusto che i cittadini lo sappiano, una parte delle somme che si richiedono sono anche sub iudice rispetto ad inchieste in corso. Notiamo inoltre come quella lettera sia stata inviata quando si era definito, finalmente, un futuro per la gestione del servizio idrico grazie all'acquisto del ramo d'azienda". 

Non solo, a pesare (a favore di Ati) nel calcolo dei canoni è per i sindaci certamente cosa accaduto tra l'assemblea del servizio idrico integrato e Girgenti Acque: una risoluzione - anzi due - per giusta causa del servizio che ha fin qui retto già nei tribunali amministrativi e un'interdittiva antimafia atipica a carico delle ditte del Gruppo Campione che si è poi riversata su Girgenti acque e Hydortecne.

Gueli annuncia già che nei prossimi giorni anche sul tema verranno convocati un direttivo dei sindaci per valutare le richieste del privato che sarà anche occasione però per fare il punto su un'altra questione, ovvero la gestione da parte di Voltano di un pacchetto (residualissimo) di utenze e di Comuni, che non sono transitati nella gestione unica, quella di Aica. Voltano di cui è presidente lo stesso Rosato. 

"Non potremo che continuare a sollecitare Voltano e Tre Sorgenti a consegnare tutto ad Ati e quindi ad Aica - continua Gueli -, in ottica di una gestione finalmente unitaria del servizio".

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