Festa dell'orgoglio in piazza Stazione, Agrigento è già la capitale italiana della cultura 2020

Agrigento ha già vinto. Lo ha ripetuto più volte, negli ultimi giorni, il sindaco Lillo Firetto. In piazza Stazione, grazie al "Concerto 2020" dei Nomadi è arrivata la conferma. Almeno per una notte, Agrigento è stata capitale della cultura. 

Festa dell'orgoglio in piazza Stazione

Piazza Stazione, ma non solo, è stata letteralmente invasa di fans e curiosi. Non c'era soltanto il "popolo" dei Nomadi, c'erano gli agrigentini pervasi da un sentimento che forse avevano dimenticato: l'orgoglio, l'orgoglio di essere agrigentini.  Oltre diecimila persone - secondo quanto è stato reso noto, con nota stampa ufficiale, dal Comune - hanno assistito, tra endorsement ed esibizioni musicali di vari artisti, alla grande kermesse musicale, con concerto finale dei Nomadi. Una kermesse presentata da Barbara Capucci e Marco Savatteri.

Ad aprire è stata una delle beniamine di Agrigento, Loredana Errore, la “ragazza occhi cielo”, a seguire i sono esibiti: “Quartet Folk”, “Dioscuri”, Tom Sinatra, Nenè Sciortino, “I Cammurria”, la sand artist Stefania Bruno. Intervento in video di Daniele Magro e poi Riccardo Gaz, Silvio Schembri de “Le Iene”, Lello Analfino e in fine lo storico gruppo dei Nomadi. I Nomadi hanno proposto le canzoni del loro ultimo album "Nomadi dentro" e i loro grandi evergreen. E' un tripudio di emozioni. Si festeggia - ed è un momento più che riuscito - l'inserimento di Agrigento nella short list delle 10 città finaliste, candidate a diventare Capitale italiana della cultura 2020.

Tra i vari testimonial  saliti sul palco, il presidente della fondazione teatro Pirandello, Gaetano Aronica, che ha letto alcuni endorsement di grandi artisti del teatro italiano che si sono spesi per Agrigento; Roberto Vanadia che ha parlato delle sue sculture patrimonio Unesco: Asia Abbate, campionessa di ginnastica artistica della nazionale italiana par olimpica e Marco Catalano. E’ stata una serata emozionante e gioiosa curata dai service audio luci di Cristian Vassallo e Riccardo Liotta. A sorpresa è stata fatta salire sul palco anche una spettatrice, Marcella, una ragazza di Napoli presa tra il pubblico che ha voluto anche lei testimoniare il suo entusiasmo per Agrigento Capitale. Alla fine è arrivato sul palco il sindaco Lillo Firetto che ha scherzato con Cico Falzone, storico chitarrista della band,  sulle sue origini agrigentine anche se abitante a Parla che un'altra città in concorrenza con Agrigento per il titolo di Capitale della Cultura.

Ecco il logo di "Agrigento 2020"

Il 5 febbraio, il sindaco sarà a Roma, davanti alla commissione nazionale. Lo faranno anche gli altri 9 amministratori dei Comuni selezionati. Firetto avrà 30 minuti di tempo per illustrare il progetto “Agrigento capitale della cultura 2020” e poi per 60 minuti verrà sottoposto ad una raffica di domande su qualsiasi elemento che venga ritenuto utile per la candidatura. “Penso che Agrigento, veramente, meriterebbe di portare questo titolo a casa – ha detto Firetto - . Non sarà questo fregio a farle cambiare vocazione. Ma questo fregio potrebbe portarci risorse finanziarie significative ed è un’occasione che non possiamo non cogliere”. C’è in ballo, infatti, un finanziamento di un milione di euro.

Il presidente della Regione: "Agrigento ha tutte le carte in regola per vincere"

Nel pomeriggio era stato presentato il logo "Agrigento 2020" ed è stata premiata Francesca Baldazzi, il giovane architetto di Cesena, che l'ha realizzato. Poi, in piazza Pirandello, si sono radunati i "tammura di Girgenti" di Biagio Licata e i gruppi folk ed è iniziata la sfilata – con la regia di Marco Savatteri – lungo via Atenea. Hanno partecipato i gruppi folk Val d’Akragas, Gergent, Kerkent, I fiori del Mandorlo e i componenti de "La casa del musical". 

In piazza Stazione, infine, l'exploit dell'orgoglio. Il coro è stato, praticamente, unico: "Agrigento è già la capitale della cultura"!

IL VIDEO. La sfilata dei gruppi folk, Firetto: "Abbiamo già vinto"