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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Canicattì

Canicattì, una richiesta di rinvio a giudizio per incendio doloso e frode

Secondo la Procura, Luigi Di Natali avrebbe utilizzando tre inneschi di materiale incendiario per dare fuoco al magazzino che fungeva da deposito all'ingrosso di prodotti per la casa e l'igiene della persona con una superficie di circa 2.500 metri quadri, in contrada Guccione

La Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio di Luigi Di Natali, 65 anni di  Canicattì perché accusato di aver incendiato volontariamente un magazzino della ditta "Di Natali s.r.l." con sede a Canicattì, amministrata formalmente dal figlio Francesco ma gestita di fatto da lui, in un immobile di proprietà della coniuge.

Secondo la Procura Luigi Di Natali avrebbe utilizzando tre inneschi di materiale incendiario per dare fuoco al magazzino che fungeva da deposito all’ingrosso di prodotti per la casa e l’igiene della persona con una superficie di circa 2.500 metri quadri, in contrada Guccione. Il rogo ha distrutto quasi completamente le merci e le attrezzature presenti all’interno per un danno dichiarato di 4 milioni 200 mila euro, coperto da una polizza d’assicurazione in caso d’incendio, e Di Natali dichiarò che potesse essere stato innescato da un corto circuito.

L’incendio di vaste proporzioni, iniziato verso le 21.20 del 25 settembre, era stato domato verso le 14 dell’indomani grazie all’intervento di molte squadre di Vigili del Fuoco, accorse da diversi comuni della provincia di Agrigento.

L’ottima attività d’indagine dei militari della Compagnia dei carabinieri di Canicattì e il contributo di un “fire investigator” messo in campo dalla compagnia d’assicurazioni, hanno consentito d’accertare che l’incendio era di natura dolosa e che Di Natali, prima di dare fuoco ai locali della propria ditta, aveva occultato altrove una grossa parte della merce che avrebbe dovuto trovarsi nel magazzino, in modo da lucrare sull’ingente risarcimento danni richiesto.

Luigi Di Natali, davanti al Giudice dell’udienza preliminare di Agrigento, dovrà rispondere di incendio doloso aggravato e frode assicurativa.

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