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Venerdì, 26 Aprile 2024
Indagini in corso / Caltabellotta

Maxi scazzottata fra ubriachi: 4 finiscono in ospedale, c'è anche un ferito con armi da taglio

La posizione dei coinvolti nel tafferuglio è ancora al vaglio. Appare scontato che possano venire deferiti per l’ipotesi di reato di rissa

Per quale motivo sia scoppiata la rissa non è chiaro. Non risultava esserlo ieri. E’ certo però che, in cortile Barabba a Caltabellotta, c’è stato un tafferuglio fra extracomunitari. E in quattro sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Due i migranti che sono risultati essere feriti, uno dei quali con arma da taglio. Ad intervenire sul posto, riportando la calma prima e provando a ricostruire cosa effettivamente è accaduto nella notte fra venerdì ed ieri, sono stati i carabinieri della stazione di Caltabellotta e quelli di Burgio, tutti coordinati dal comando compagnia di Sciacca.

I militari dell’Arma hanno raccolto, di fatto, la segnalazione del 118 di Caltanissetta. Intervenuti, in maniera fulminea, hanno trovato i quattro immigrati intenti a picchiarsi. Tre – tutti braccianti agricoli, tunisini, - sono stati subito identificati. Un quarto, anche ieri mattina, risultava essere ancora in fase di identificazione. Riportata la calma e accertato che erano tutti verosimilmente ubriachi, sono scattati i soccorsi. Con le ambulanze sono stati appunto trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca dove i medici hanno diagnosticato lesioni varie al trentottenne e ferite da arma da taglio all’immigrato, verosimilmente tunisino, che è ancora in fase di identificazione. Nessuno dei feriti è risultato essere, per loro fortuna, in pericolo di vita. I carabinieri hanno, naturalmente, subito notiziato la Procura della Repubblica di Sciacca e, ieri, la posizione dei quattro extracomunitari, tutti domiciliati a Caltabellotta, risultava essere ancora al vaglio. Appare scontato che possano venire deferiti per l’ipotesi di reato di rissa, ma naturalmente ieri mattina accertamenti e ricostruzioni, una vera e propria attività investigativa, erano ancora in corso. I carabinieri proveranno, laddove possibile, a sentire i quattro migranti, nel tentativo che facciano chiarezza, nonché qualche residente del cortile di Caltabellotta dove è, appunto, scoppiato il parapiglia.

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