rotate-mobile
La sentenza

"Accusò il suo legale di brogli", Corte d'appello conferma la condanna per calunnia per falso pentito

I giudici della prima sezione penale hanno cristallizzato la sentenza, di primo grado, di condanna a 4 anni di reclusione oltre alla condanna al risarcimento dei danni a carico dell'ex collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino

La prima sezione penale della Corte d'appello di Palermo, composta dal presidente Adriana Piras e dai consiglieri Mario Conte e Luisa Anna Cattina, ha confermato la sentenza, di primo grado, di condanna a 4 anni di reclusione oltre alla condanna al risarcimento dei danni a carico dell'ex collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino, sconfessato da una serie di inchieste che lo hanno bollato come "falso pentito" venendo, poi, arrestato, condannato per calunnia ed estromesso dal programma di protezione.

La sentenza di primo grado era stata del giudice monocratico del tribunale di Palermo, Ivana Vassallo. La pena inflitta era stata la stessa chiesta, a conclusione della requisitoria, dal pubblico ministero Claudio Camilleri secondo cui l'architetto Tuzzolino, che in questo processo era accusato di essersi inventato brogli commessi dal suo ex legale Salvatore Pennica, "si era inventato di sana pianta gravi accuse all'indirizzo del legale cambiando versione quattro volte e ammettendo, di fatto, in un colloquio registrato da una collaboratrice dell'avvocato, di avere dichiarato il falso".

Tuzzolino è stato riconosciuto colpevole - in primo grado e confermato in appello - di calunnia nei confronti del suo ex legale, il noto penalista Salvatore Pennica. L'architetto lo avrebbe accusato falsamente di avere custodito su suo incarico, nel 2013, supporti informatici contenenti rivelazioni "scottanti" su politica, malaffare e corruzione a tutti i livelli.

Pennica, che si era costituito parte civile ed è stato assistito dall'avvocato Francesco Mirabile, si vide arrivare la squadra mobile e la Dda nelle sue abitazioni e nel suo studio a caccia dei supporti informatici mai trovati perchè, sostiene l'accusa, neppure esistevano. 

"Accusò il suo legale di brogli", falso pentito condannato a 4 anni per calunnia

Tuzzolino, circa 9 anni fa, fu sottoposto a fermo, insieme ad altre decine di persone nell'ambito di un'indagine che ipotizzava una complessa truffa nel rilascio delle licenze edilizie a Palma.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Accusò il suo legale di brogli", Corte d'appello conferma la condanna per calunnia per falso pentito

AgrigentoNotizie è in caricamento