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Cronaca Centro città / Via Empedocle

Spranga di ferro in mano devasta 50 auto e moto, bloccato e denunciato 20enne

Il giovane è stato “incastrato” anche grazie all’acquisizione ed analisi dei filmati ricavati dalle telecamere di videosorveglianza collocate nei diversi punti “teatro” del raid

Ha rotto decine di specchietti e parabrezza. Transenna di ferro in mano, ha ammaccato le carrozzerie ed ha “giocato” a fare “strike” – scaraventandoli sul selciato – con scooter e motociclette lasciati in sosta. Più di 50 mezzi sono stati danneggiati, nella notte fra giovedì e ieri, lungo le vie Garibaldi ed Empedocle e nei pressi del parcheggio pluripiano. Ma al vandalo è andata male perché è stato identificato ed è finito nei guai. Non è scattato l’arresto perché, a quanto pare, era già trascorsa la flagranza di reato, ma verrà indagato per l’ipotesi di reato di danneggiamento aggravato. A dargli un nome e cognome – si tratta di un ventenne nato ad Agrigento – sono stati i militari della Guardia di finanza. Uomini delle Fiamme gialle che sono riusciti a pizzicare – e a bloccare - il “maniaco” delle auto nei pressi della stazione ferroviaria. Il giovane, stando a quanto emergeva ieri, è stato “incastrato” anche grazie all’acquisizione ed analisi dei filmati ricavati dalle telecamere di videosorveglianza collocate nei diversi punti “teatro” del raid.

Perché il giovane abbia messo a segno quello che è stato veramente un maxi danneggiamento non è chiaro. Non risultava esserlo ieri. Certo però il fatto, appunto, che ha danneggiato 50 e più mezzi – fra autovetture e moto – che erano stati lasciati posteggiati sul ciglio della strada. I danni, anche se ancora non complessivamente quantificati, ieri, sembravano essere decisamente importanti, anche perché, appunto, hanno riguardato tantissimi mezzi. Pare che, durante quella che è stata un’autentica notte di follia, il ventenne abbia anche recuperato – non è chiaro da dove – alcuni estintori e si sia “divertito” a spruzzare il contenuto sempre su auto e moto. Intanto, con la sua denuncia alla Procura della Repubblica, una prima risposta è stata data. Non ci sono, naturalmente, certezze investigative, ma il raid messo a segno dal ventenne non sembrerebbe essere – per il modus operandi – compatibile con quello di colui che è stato già soprannominato come il “maniaco del chiodo”. Perché in città, e da tempo ormai, ciclicamente si ripresentano casi – e denunce a carico di ignoti – di carrozzerie di autovetture danneggiate, anche pesantemente, con qualche oggetto acuminato: qualche chiodo appunto. 

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