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Domenica, 28 Aprile 2024
La sentenza

Accusato di avere fornito “false informazioni” sulla morte di una paziente, assolto il chirurgo Calogero Porrello

E’ attualmente il responsabile del reparto di chirurgia toracica alla clinica Noto-Pasqualino di Palermo

Il giudice monocratico della quinta sezione del tribunale di Palermo, Vincenza Gagliardotto, ha assolto, “perchè il fatto non sussiste”, il chirurgo agrigentino Calogero Porrello di 60 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo.

Attualmente responsabile del reparto di chirurgia toracica della clinica Noto-Pasqualino di Palermo, era stato accusato di false informazioni al difensore dal professore Gaspare Gulotta, 72enne, ex primario di chirurgia toracica al Policlinico di Palermo, che era stato tratto in arresto con l'accusa di avere truccato dei concorsi. 

La vicenda è legata alla morte di Rosaria Venutelli di 70 anni, deceduta il 12 dicembre 2017 al Policlinico di Palermo per complicazioni di una colica renale. Per questa vicenda sono sotto processo 4 medici tra cui lo stesso Gaspare Gulotta. E proprio nell'ambito di questo procedimento, durante la fase delle indagini, Porrello (all'epoca dei fatti in servizio al Policlinico) veniva convocato dal legale della famiglia Venutelli per rendere dichiarazioni in merito al decesso in questione. E nell'occasione rappresentava tutta una serie di circostanze a seguito delle quali era emersa la negligenza ed imperizia di Gulotta per non aver somministrato le adeguate cure e terapie. A seguito di ciò Gulotta denunciava Porrello accusandolo di avere riferito il falso non potendo apprendere le circostanze riferite poiché la signora Venutelli era ricoverata presso il reparto di chirurgia generale che è diverso (anche per la dislocazione dei locali) rispetto alla chirurgia toracica dove operava, appunto, Porrello.

Durante il processo la difesa del medico agrigentino ha dimostrato per prima cosa che la denuncia era scaturita dall'astio di Gulotta nei confronti di Porrello, poiché quest’ultimo, con le sue dichiarazioni, svelò tutta una serie di fatti, ampiamente riscontrati dai carabinieri, che poi portarono all'arresto di Gulotta. Inoltre, nel corso del dibattimento, la difesa ha dimostrato che i reparti di chirurgia generale e chirurgia toracica, di fatto, costituivano un unico reparto, ragion per cui Porrello aveva titolo e modo per conoscere le vicende cliniche della signora Venutelli avendone anche un interesse personale, visto il rapporto di amicizia che legava la paziente all'allora compagna dell'imputato. Da qui la decisione del Tribunale di emettere la sentenza di assoluzione.

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