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Riecco l’ora legale: lancette avanti o indietro? Cosa dobbiamo ricordarci di fare questo weekend

Da tempo si parla di abolire il cambio dell’ora poiché alcuni studi scientifici dimostrerebbero che avrebbe un impatto negativo sul benessere e sulle abitudini delle persone

Pure essendo ormai una consuetudine che ci accompagna da anno, quando arriva il momento ci troviamo spesso dubbiosi: cosa bisogna fare? Dobbiamo portare le lancette avanti o indietro?

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo torna l’ora legale e le lancette di tutti gli orologi si sposteranno un’ora in avanti. Operazione che bisogna fare manualmente alle 2 di notte portandole alle 3. In alcuni casi, come negli smartphone o smartwatch, così come in molti dispositivi elettronici come computer e tablet, l’orario si aggiorna automaticamente. Ma per quanto riguarda i classici orologi appesi al muro di casa o in ufficio, quelli dei cruscotti delle auto e delle moto o le sveglie tradizionali bisognerà farlo appositamente. 

Se sabato sera si ha intenzione di andare a dormire non molto tardi, comunque prima delle 2, è utile farlo in anticipo: spostare cioè le lancette in avanti prima di addormentarsi, anche se l’ora legale non è scattata. In questo modo si eviterà di risvegliarsi il giorno dopo con una spiacevole sorpresa, scoprendo che la propria tabella di marcia risulta con un ritardo di un’ora.

Domenica si dormirà quindi un'ora in meno ma in compenso, da questo weekend, le giornate saranno più lunghe. Guadagneremo infatti 60 minuti di luce naturale in più alla sera.

L’ora legale segue sempre l’equinozio di primavera: scatta l'ultima domenica di marzo e finisce l'ultima domenica di ottobre. Rimarrà in vigore quindi fino a domenica 29 ottobre, quando le lancette andranno spostate indietro di un'ora.

Il cambio ha diversi effetti positivi: più ore di luce significa una maggiore esposizione al sole per il nostro organismo. Una cosa che fa bene al nostro umore ma anche al metabolismo osseo. Ma i vantaggi dell'ora legale sono soprattutto economici e ambientali: si ritarda l’uso dell’illuminazione elettrica e quindi si genera un costo minore nelle bollette con benefici anche per l'ambiente. Un minore consumo elettrico significa evitare emissioni di CO2 in atmosfera.

Eppure da tempo si parla di abolire il cambio dell’ora poiché alcuni studi scientifici dimostrerebbero che avrebbe un impatto negativo sul benessere e sulle abitudini delle persone. Se è vero infatti che la luce aumenta i livelli di serotonina, nota anche come “ormone del buonumore”, è altrettanto evidente che l’ora legale possa generare l’effetto di un piccolo jet lag che può creare disturbi del sonno.

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