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Domenica, 28 Aprile 2024
La nuova pandemia

Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, in città il primo centro semiresidenziale della Sicilia occidentale

Martedì pomeriggio, all'istituto Nicolò Gallo si terrà un cineforum. L'obiettivo è uno soltanto: sensibilizzare, avvicinando tutte quelle famiglie che patiscono queste forti fragilità

Il tempio di Ercole stasera, giornata mondiale dei disturbi alimentari, verrà illuminato di lilla. Martedì pomeriggio, all'istituto Nicolò Gallo si terrà un cineforum. L'obiettivo è uno soltanto: sensibilizzare, avvicinando tutte quelle famiglie che patiscono queste forti fragilità. E ad Agrigento è nato, ed è pienamente operativo, il primo centro semiresidenziale della Sicilia occidentale. 

A Palermo è stato svolto un gruppo di lavoro sui disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (Dna) al quale hanno partecipato professionisti del settore, docenti universitari, l'assessore regionale della Salute Giovanna Volo, Il centro Metabolé dipartimento di Salute mentale dell'Asp 1 di Agrigento, nella persona di Angela Bruno, la presidente Debora Principato e il vice presidente della associazione genitoriale "La farfalla lilla". 

I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione sono oggi la nuova pandemia, sono patologie complesse tali da interferire sulle attività della vita quotidiana o sul funzionamento dell'organismo, sino ad arrivare a gravissime conseguenze fisiche-metaboliche. Rappresentano un problema crescente con esordio sempre più precoce. È necessario identificarli e intervenire tempestivamente: se trattati adeguatamente, si riduce il rischio di danni permanenti causati dalla malnutrizione che nei casi più gravi può condurre alla morte.

Le linee guida nazionali della sanità focalizzano l'attenzione sull'importanza di un'accurata e precoce diagnosi, formulata da un'attenta valutazione di una équipe multidisciplinare che miri alla globalità dei bisogni di cura del paziente: dal trattamento ambulatoriale a quello intensivo, sino al residenziale. Sono coinvolti diversi professionisti dell'area sanitaria come psichiatri/neuropsichiatri infantili, psicologi, pediatri, psicoterapeuti, Mmg, biologi nutrizionisti, dietisti, endocrinologi, fisioterapisti, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica e infermieri.

Dai dati più recenti relativi alla Survey epidemiologica condotta a livello nazionale - nell'ambito del progetto "Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti)", finanziato dal ministero della Salute - è emersa una notevole diffusione di questa patologia, con difficoltà di accesso alle cure in molte regioni italiane, determinando gravi conseguenze sulla prognosi. I dati confermano un aumento della patologia di quasi il 40% rispetto al 2019 (il 30% della popolazione ammalata è sotto i 14 anni) e una maggiore diffusione nella popolazione maschile (nella fascia tra i 12 e 17 anni comprende il 10%).

Gli studi epidemiologici nell'ambito dei Dna sono rari perché i pazienti tendono a negare o a nascondere la propria malattia e tendono ad evitare l'aiuto dei professionisti. 

Intervenire nella popolazione a rischio (famiglie, scuola) nei medici di base e specialisti, creare un tavolo permanente tecnico interistituzionale, è un obiettivo primario come l'intervenire sui social che hanno un impatto negativo sulla immagine corporea richiesta (TikTok incide il 51,1% ed Instagram il 31,2.%. Quindi oltre l'80% dei giovani trascorre più di tre ore su questi social quando il tempo consigliato è il non superare la mezz'ora) 

"Quando uso i miei social network a volte paragono la mia immagine corporea con quella di altre persone". Così riferiscono molti giovani siciliani in una anonima indagine portata avanti dal Cnr su un campione di 1.470 ragazzi. Insomma un malessere diffuso, complesso, preoccupante che chiede un intervento immediato alle difficoltà degli operatori che devono assolutamente interfacciarsi con la multidisciplinare. Ed è per questo che ad Agrigento, l'Asp 1, con il direttore del dipartimento Leonardo Giordano, e il centro Metabolè diretto da Angela Bruno, con sede al momento presso l'ospedale San Giovanni di Dio, da anni ha iniziato un percorso che ha permesso di far nascere (e di questo bisogna ringraziare anche l'associazione di genitori Farfalla Lilla forte volano di stimolo) il primo centro semiresidenziale della Sicilia occidentale. E questo grazie all'assegnazione di locali adeguati da parte della direzione aziendale, alla cittadella sanitaria del viale della Vittoria.

Soltanto la sinergia d'intenti tra l'Asp Agrigentina, capace di far emergere una rete comunicativa tra le Asp siciliane, e l'associazione "Farfalla lilla" ha permesso di raggiungere un obiettivo primario in Sicilia con il quale si intende avvicinare tutte quelle famiglie che patiscono queste forti fragilità. 

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