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Chiusura del centro medico legale, Cgil: "Sacrificati bisogni dei lavoratori"

Il sindacato: "Tutto questo è inaccettabile. Si assisterà – per certo – solo all’aumento delle spese per i rimborsi chilometrici e a nessun risparmio per l’istituto". 

La Cgil Agrigento interviene contro il rischio di chiusura del centro medico legale di Sciacca. Nei piani di riorganizzazione della direzione generale dell’Inps che, per il momento, è bloccato da un ricorso pendente presso il Tar presentato dal Comitato di Vigilanza dell’Istituto, - scrive il sindacato in un nota - vi è tra le altre cose l’accorpamento ai soli capoluoghi di provincia dell’area medica. "Questo significa  - chiarisce la Cgil - che, nel nostro territorio, il centro medico legale che si trova a Sciacca e che serve la vastissima utenza dell’area occidentale della provincia verrà chiuso ed accorpato ad Agrigento".

"Le esigenze ed i bisogni di lavoratori e pensionati di 16 Comuni dell’Agrigentino (Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, S.Biagio Platani, S.Margherita, S. Stefano Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula) e di 5 del Trapanese - si legge nella nota del sindacato - vengono sacrificate sull’altare di incomprensibili ragioni economiche tutte da dimostrare, considerato che si assisterà – per certo – solo all’aumento delle spese per i rimborsi chilometrici e a nessun risparmio per l’istituto. Tutto questo è inaccettabile e non tiene conto, peraltro, della viabilità della nostra provincia o della presenza del tribunale di Sciacca dove ha sede il 42% del contenzioso giudiziario assistenziale dell’Inps".

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