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Tassa di Soggiorno, Codacons: "Come accadeva negli anni d’oro, soldi a pioggia per varie associazioni”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Mentre la Corte dei Conti TIRA LE ORECCHIE e concede appena 60 giorni per sistemare I RENDICONTI ed evitare il dissesto finanziario, bloccando di fatto tutte le operazioni contabili non ritenute necessarie ed indifferibili per la sopravvivenza dell’ente, “con conseguente applicazione dell’ultima parte dell’art. 148 bis, da intendersi come generale assoggettamento alla preclusione della spesa non obbligatoria (cfr. le sentenze delle Sezioni Riunite n.18/2020 e n.5/2019).”

Mentre per i problemi legati alla impugnativa della Corte dei Conti e per mancanza di liquidità, non si riesce a concedere al personale l’integrazione oraria per potere tenere gli uffici essenziali a regime e dare servizi al cittadino, avendo di fatto una pianta organica ridotta oramai al minimo storico;

Mentre Il ministro Lamorgese accoglie l’appello di Orlando e istituisce un tavolo di confronto sulla crisi finanziaria dei Comuni siciliani. E Musumeci si rivolge a Draghi.

Ad Agrigento, si distribuiscono soldi a pioggia a numerosissime associazioni di ogni genere per l’organizzazione veloce e non programmata di una estate agrigentina all’insegna della spesa con i fondi della tassa di soggiorno.

“Può trovare copertura finanziaria con i fondi trasferiti con decreto del Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’08.07.2021 che hanno assegnato un importo di € 384.277,59 a titolo ristoro imposta di soggiorno”;

Così è trascritto su tutte le determine di assegnazione fondi a varie associazioni che organizzano dallo spettacolo teatrale, alla presentazione del libro, alla sagra del grano passando anche per la notte bianca.

Così l’amministrazione Miccichè, smentisce quanto asserito fino al periodo pre elettorale dallo stesso sindaco e dal suo assessore al turismo che a quei tempi dichiarava “Vorremmo quindi conoscere come si intende utilizzare i proventi per il miglioramento dei servizi turistici, trattandosi di un'imposta di scopo finalizzata appunto al settore turismo – dichiara infine Picarella - e quindi che cosa l’amministrazione intenda fare con queste risorse, quali servizi intenda offrire al turista, quali interventi voglia finanziare in materia di turismo".

Così, l’amministrazione odierna, sta rischiando di passare alla storia come l’amministrazione che ha accompagnato il comune di Agrigento al dissesto finanziario.

CODACONS Agrigento, stà inoltrando tutti gli atti delle delibere di finanziamento,  alla Corte dei Conti chiedendo di valutare se la spesa sia giustificabile, visto il precario stato delle casse comunali

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