Insieme Sicilia: "Vicenda Montante e Girgenti acque fanno riflettere"
La vicenda di “Girgenti acque” e le dichiarazioni di Montante sul presidente Musumeci, se confermate con delle condanne, pongono l'attenzione sul superamento dei confini tra il giusto rapporto che le istituzioni devono avere con soggetti collettivi ed imprese e “la genuflessione” delle istituzioni pubbliche nei confronti degli stessi .
Dall'altro lato si pone la questione del mancato rispetto del referendum di dieci anni fa, in cui venne stabilito che la gestione dell'acqua deve essere pubblica. In Sicilia invece vi sono casi per cui gestori metà pubblici e metà privati rivendono a prezzi folli l'acqua a gestori privati che forniscono l'acqua alla città di Agrigento, con turni di erogazione per poche ore ogni otto giorni.
Come indicato da alcuni mezzi di informazione basterebbe una spesa di 300.000 euro per acquistare una pompa più potente in grado di portare acqua dal Lago Castello fino al potabilizzatore di Santo Stefano di Quisquina.
Questo sistema, continua la nota di Insieme Sicilia, ha un duplice effetto negativo; a pagare sono i cittadini sia dal punto di vista della mancanza di servizi sia dal punto di vista economico. Chiediamo al governo regionale di intervenire immediatamente su queste storture e rendere ai cittadini servizi degni di questo nome.