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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'allarme

In Sicilia non piove mai: "Situazione peggiore degli ultimi 100 anni, arance troppo piccole per la siccità"

Sos della Coldiretti: "Gli effetti si fanno sentire con gli ortaggi in sofferenza mentre salgono i costi per acquistare il fieno per alimentare gli animali"

Con il caldo anomalo di inizio inverno a preoccupare è il rischio siccità soprattutto sull’Italia centro-meridionale, dove stanno emergendo i primi sintomi di stress idrico che, accompagnati alla scarsità di neve in diversi settori dell’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica, fanno scattare un campanello d’allarme. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti.

La situazione è a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola a partire dalla Sicilia dove le precipitazioni, sottolinea la Coldiretti, sono state le più scarse da oltre cento anni nel secondo semestre dell’anno con gli effetti si fanno sentire con le arance di ridotte dimensioni, gli ortaggi in sofferenza mentre salgono i costi per acquistare il fieno per alimentare gli animali.

"L’agricoltura italiana – sostiene il presidente Condiretti Ettore Prandini – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm". Servono, conclude, "investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno".

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