Recovery plan "avaro" con la provincia, l'Ordine degli architetti: "E' uno scandalo"
Gli investimenti riguarderanno molte altre città dell'Isola, nonostante Agrigento abbia una grossa carenza di opere pubbliche
La notizia era già nell'aria, ma oggi è arrivata l'ufficialità: nel Pnrr, a fronte di 82 miliardi di euro stanziati per il Sud, nemmeno un euro andranno al territorio agrigentino, che pure ha una grossa necessità di infrastrutture.
Ad intervenire con forza è il presidente dell'Ordine degli architetti, Rino La Mendola.
“È uno scandalo - afferma -. Siamo profondamente delusi dai contenuti dell’ultima versione del Pnrr che non prevede nulla di rilevante per le infrastrutture a servizio del territorio agrigentino il quale rimane, ancora una volta, tagliato fuori dai grandi collegamenti portuali, aeroportuali, su linea ferrata veloce e su strada gommata. Abbiamo valutato positivamente i segnali pervenuti recentemente dalla Regione Siciliana - continua La Mendola - che sta investendo molto nella manutenzione della viabilità interna provinciale. Abbiamo apprezzato anche la cooperazione tra Stato e Regione, grazie alla quale è già stato pubblicato il bando per la progettazione esecutiva della strada Mare Monti, arteria strategica per il collegamento dei comuni dell’entroterra agrigentino dei Monti Sicani con le Strade Statali 115 e 118. Siamo, però, convinti che, per far ripartire l’economia locale siano necessarie, anche e soprattutto, le grandi infrastrutture. In tal senso, questo PNRR è un’occasione persa per dotare il nostro territorio di collegamenti veloci con la grande viabilità regionale e nazionale, di un aeroporto raggiungibile in meno di un’ora e di un sistema portuale, opportunamente dimensionato, per consentire l’attracco delle navi da crociera e delle grosse imbarcazioni mercantili”.
Sul tema delle infrastrutture, la Rete delle Professioni Tecniche, a cui aderiscono gli Ordini professionali dell’area tecnica, sta organizzando, per il prossimo autunno, un evento finalizzato a lanciare un appello alle istituzioni competenti affinché siano investite nuove risorse per la realizzazione di una serie di interventi infrastrutturali organici.