Coronavirus e crisi, il grido d'allarme di Confimpresa Euromed al Governo
Illustre Presidente,
l’ appello di Confimpresa Euromed rivolto al Governo con le lettere del 2 e del 13 marzo 2020, diretto a costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel Paese che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e l’economia su un percorso di crescita stabile e duratura, risulta opportuno che sia integrato dalla richiesta di aiuto che proviene dalle Associazioni aderenti alla scrivente, per sopperire alla contingente esigenza di liquidità da parte di: autonomi, microimprese, partite iva.
E per consentire loro di superare rapidamente e in modo efficace la congiuntura provocata dall’ emergenza del Covid-19 che - come evidente - ha generato gravi difficoltà alle attività commerciali, artigiane e agricole che si ritrovano prive delle proprie entrate .
Il Governo di concerto con ABI e Associazioni d’imprese, dovrebbe provvedere ad estendere l’accordo per il credito e inserire misure che prevedano uno sforzo di più ampio respiro e procedure dirette ad accelerare la concessione di liquidità, perché non accada l’irreparabile!
Il Governo conceda, intanto, una tempestiva proroga delle “scadenze dei titoli” e contestualmente la possibilità di fornire liquidità alle micro imprese mediante la modifica del Fondo di Garanzia PMI per correre in aiuto delle piccole e micro imprese, e dei lavoratori autonomi, che attraversano gravi difficoltà per il fermo dovuto al Coronavirus.
Procedure snelle e prive dei “soliti paletti” dedicate a queste categorie: prestiti e aperture di credito a tasso zero erogati in tempi rapidissimi anche grazie al ricorso ad istruttorie on line tramite i Consorzi di garanzia fidi “Autorizzati” da MCC che, di concerto con il sistema bancario, compatibilmente con la documentazione da acquisire, possono, data la loro presenza capillare e la loro esperienza, limitare al massimo o escludere la necessità di contatti fisici e spostamenti.
A favore di dette aziende - notoriamente fragili e poso assistite da adeguate politiche di accesso al credito - risulta urgente offrire prestiti di importo ridotto fino a 35/45 mila euro con la garanzia del 100%, a tasso zero, rimborsabili in 24 mesi, dopo 6 mesi di pre-ammortamento o con apertura di credito in conto corrente, strumento gradito a tanti operatori e rimborsabile con flessibilità entro 18 mesi.
Il prestito, vero e proprio finanziamento-ponte per l’emergenza, deve essere strutturato in modo tale da consentire alle aziende di disporre immediatamente della cifra necessaria a “far fronte alle scadenze dei titoli”e alle necessità più urgenti per poi programmarne la restituzione a partire da ottobre 2020, quando ci si augura, le attività saranno ripartite regolarmente.
Le misure creditizie che saranno messe a punto dal Governo sono finalizzate a dare una boccata d’ossigeno a tante piccole ditte artigiane, aziende familiari, agricoltori, esercizi commerciali e del comparto servizi, che rappresentano la spina dorsale del tessuto economico locale e che si trovano oggi in condizioni di forte tensione finanziaria a causa dello stop imposto dall’emergenza sanitaria in corso.
Con detti finanziamenti a tasso zero, di importo comunque idoneo a fronteggiare le necessità più urgenti, il Governo può offrire uno strumento veloce a tutti gli operatori economici che, nell’attuale momento di emergenza, si configura come un vero patto di fiducia che avvicina il territorio alla politica, rassicura, accende speranza e coraggio per ingaggiare una gara di positività e slancio verso il futuro.
Nel confidare nella Sua nota sensibilità e in quella del Governo da Lei presieduto e nel ringraziarLa per quanto farà, in attesa di risposta è gradita l’occasione per inviarLe i più cordiali saluti.