In migliaia, da ogni parte della Sicilia, per il "dramma" del venerdì santo di Cianciana
L'anno scorso la tradizionale rappresentazione, per volontà dell'arcivescovo Francesco Montenegro, era stata proposta nel capoluogo
Carico come sempre di suggestione e di momenti di grade patos, si è tenuta anche quest'anno la sacra rappresentazione della Passione e morte di Cristo, "portate in scena" dall'associazione "Settimana santa".
E come ogni anno ad assistere alle scene del processo con la condanna, della Via crucis, della flagellazione, e poi alla crocifissione e alla deposizione, c'erano migliaia di persone, provenienti da ogni parte della regione.
L'anno scorso, seppure in forma "ridotta", la rappresentazione era stata proposta nel capoluogo, quando per la prima volta la Città dei templi, per volontà del cardinale Francesco Montenegro, ha quasi "toccato con mano" i momenti che hanno preceduto il sacrificio di Cristo con alcune delle scene che nel comune montano si susseguono dalla Domenica delle Palme fino a quella di Resurrezione.
L'associazione "Settimana Santa", che è stata chiamata a Gela e a settembre sarà a Lampedusa, continua ad "esportare" la manifestazione che è candidata a diventare patrimonio immateriale dell'umanità: è, infatti, ancora in corso il processo per il riconoscimento da parte dell’Unesco.